Morto l’ultimo dei fratelli De Poli. Negli anni 80 aprì il Frappè a Treviso
Era volontario della protezione civile e colonna dell’associazione alpini
Era l’ultimo di quattro fratelli che hanno segnato, ognuno a modo suo, la storia della città di Treviso: è morto all’età di 86 anni Ugo De Poli, cavaliere del lavoro, ristoratore, instancabile volontario della protezione civile e dell’associazione nazionale alpini.
Era nato e cresciuto a Treviso, in quella casa di via Collalto, a due passi da piazza Borsa, nel quartiere di San Nicolò, che fu miracolosamente risparmiata dal bombardamento alleato del 7 aprile del ‘44. «La famiglia di mio padre» racconta il figlio Luca «si salvò per una fortunata casualità: non erano riusciti ad organizzarsi per raggiungere il rifugio, rimasero in casa e si salvarono».
Il resto è storia: il fratello maggiore Dino De Poli, morto tre anni fa all’età di 90 anni, è stato assessore, deputato della Dc e presidente della Fondazione Cassamarca per 26 anni, dal ‘92 al 2018. Gli altri due fratelli “mediani”, Jolanda e Remo, erano mancati entrambi nell’estate del 2011, all’età rispettivamente di 80 e 79 anni. La prima era stata impegnata nel campo dello sport, nel basket, il secondo era stato funzionario della Sip e della Telecom ed era un volto noto del quartiere della chiesa votiva.
Aveva lavorato come impiegato nella cassa di Risparmio anche Ugo De Poli che negli anni ‘80 aveva poi seguito la sua passione per la cucina. In Calmaggiore si inventò un locale leggendario del tutto inedito per l’epoca: il “Frappè”. Nel cuore degli anni ‘80 porto in città il gusto fresco dei frullati a base di frutta e latte, all’epoca diffusi soprattutto negli Stati Uniti. Poi negli anni successivi iniziò a gestire con ottimi riscontri alcune attività di ristorazione dedicati alla cucina tipica veneta: tra cui la Sosta a Pezzan di Carbonera e il Portico in via Santa Bona a Treviso in località Barisella, citato anche tra i locali da visitare all’interno della prestigiosa guida Michelin.
Ugo de Poli lascia il figlio Luca, consulente finanziario oggi residente a Bologna, e la figlia Michela, titolare, assieme al marito Adriano Marangon, di uno dei più importati studi di architettura trevigiani, Made Associati. Era nonno di quattro nipotine: Ada, Gergana, Bianca e Asia. I funerali si svolgeranno giovedì 6 luglio, alle ore 10, nella chiesa parrocchiale di Pezzan di Carbonera, dove Ugo De Poli si era trasferito da circa una ventina d’anni.
Era molto conosciuto nel territorio anche per il grande impegno nel mondo del volontariato e dell’associazionismo: «Faceva parte dell’associazione nazionali alpini e della protezione civile» ricorda il figlio Luca «ed era sempre in prima linea nelle missioni di aiuto, da quella per il terremoto in Friuli del ‘76 al più recente in Emilia Romagna nel 2012: il suo ruolo era quello di cuoco per garantire ristoro alle popolazioni colpite e ai volontari». La famiglia ringrazia fin d’ora chi parteciperà alla cerimonia funebre e invita a devolvere eventuali offerte all’associazione nazionale alpini di Treviso-Carbonera.
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