Morto il vivaista Ballan era lo zio del campione

CASTELFRANCO. Era il primo tifoso del nipote iridato Alessandro: si è spento ieri mattina Guido Ballan, fondatore dell'omonima azienda florovivaistica e consigliere comunale negli anni Settanta. Aveva 78 anni: da qualche tempo soffriva di un terribile male che non gli ha lasciato scampo. È spirato circondato dall'affetto dei suoi cari nella sua abitazione di via San Giorgio, dove sorgono anche le serre aziendali. Lascia la moglie Giuseppina e i figli Emilio, Paolo e Giuliano.
Coltivatore diretto, negli anni Ottanta aveva deciso di passare al florovivaismo, trasformando l'azienda in una delle realtà del settore più conosciute nella Castellana con il marchio Ballan Garden Center, specializzata nella coltivazione e vendita di alberi in tutta la provincia di Treviso. Un'esperienza che negli anni è sfociata anche in lavori boschivi per la realizzazione di parchi e giardini pubblici. Guido, oltre al lavoro dove ha coinvolto tutta la famiglia, per un certo periodo si impegnato anche nella politica locale nelle file della Democrazia Cristiana, venendo eletto consigliere comunale per un mandato. Ma la sua grande passione era lo sport, bocce ma soprattutto ciclismo. Era sempre in prima fila a sostenere il nipote Alessandro, fin dagli esordi, diventando quasi il suo vice papà quando il fratello Adone Ballan, padre di Alessandro, scomparve prematuramente. «Zio Guido lascia un vuoto grandissimo» dice Alessandro «La nostra è sempre stata una famiglia molto unita, anche perchê abbiamo sempre abitato tutti vicini a San Giorgio: zio Guido, mio padre e il suo gemello Gastone. Guido era una persona molto affabile con tutti, anche nel suo lavoro, sempre con la battuta pronta o una barzelletta che metteva tutti di buon umore». Per il grande appassionato di due ruote si può facilmente immaginare la soddisfazione quando Alessandro ha vinto il titolo mondiale su strada nel 2008: «Il suo entusiasmo era ovviamente alle stelle» ricorda ancora il nipote «era orgogliosissimo di questo traguardo. Non posso che definirlo il mio principale tifoso, visto che aveva seguito le prime pedalate mie e di mio fratello Andrea e i nostri primi successi e quando poteva era sempre in prima fila a sostenerci. Ci siamo sempre tenuti in contatto, nonostante i numerosi impegni sportivi: e quando ci vedevamo la sua prima preoccupazione era di farmi l'elenco di tutte le persone che mi salutavano». I funerali si terranno domani alle 10 nella chiesa di Santa Maria della Pieve a Castelfranco.
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