Montebelluna, il rilancio della città parte da Guarda Est

MONTEBELLUNA. Tre obiettivi: il rapporto città-campagna, le piazze, la riqualificazione delle aree industriali dismesse. Sono le tre direttrici secondo cui si muoverà il piano degli interventi...

MONTEBELLUNA. Tre obiettivi: il rapporto città-campagna, le piazze, la riqualificazione delle aree industriali dismesse. Sono le tre direttrici secondo cui si muoverà il piano degli interventi collegato al piano di assetto del territorio. Il sindaco Marzio Favero li ha indicati nel convegno di sabato mattina, dove ha applicato un approccio diverso rispetto a quelli abitualmente applicati in fase di definizione del piano degli interventi: non prima il documento del sindaco a cui far pervenire poi le osservazioni, ma un confronto che porti a proposte e condivisione di idee da cui far discendere il piano. A discuterne c'era un centinaio di persone. «Una partecipazione lusinghiera» afferma il sindaco «con tanti contributi interessanti». E con tre temi al centro. «È tempo di smetterla di considerare la campagna come qualcosa dove non è costruito» spiega il sindaco Marzio Favero «ma va costruito un nuovo rapporto tra spazi urbanizzati e campagna. Poi c'è il tema delle piazze, non solo quelle del centro storico, ma anche quelle dei quartieri, chieste dai vari comitati civici. Terza tema portante sarà quello della riqualificazione delle aree industriali dismesse, presenti soprattutto a Guarda Est e proprio da lì dovrebbe partire il rilancio della città di Montebelluna». E anche l'architetto Fontana ha messo l'accento sul ruolo che può avere il complesso di capannoni di archeologia industriale di Guarda Est, soprattutto in previsione dell'arrivo del casello della Pedemontana Veneta sulla Feltrina. E di archeologia industriale ha parlato pure l'esponente di Montebelluna Nuova Lucio De Bortoli. Domenico Luciani ha auspicato uno sviluppo a volume zero, perseguibile non aggiungendo nuova edificazione, ma recuperando l'esistente. Un alt al mattone è stato proposto pure dal segretario dle Pd, Giampaolo Favretto, che ha sottolineato come ci debba essere il coraggio di dire di no. Mario Dalla Riva ha suggerito di guardare al Montello e al recupero delle cave. (e.f.)

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