Montebelluna. Digitale e “italiano”: Geox progetta il negozio che respira

Montebelluna. Polegato ristruttura 1.150 punti vendita in 115 Paesi Canali di aerazione al profumo di bosco e innovazioni 4.0 
MARSON TREVISO CANVEGNO TOP 500-LE PICCOLE IMPRESE DI TV E PROVINCIA, IN FOTO MARIO MORETTI POLEGATO
MARSON TREVISO CANVEGNO TOP 500-LE PICCOLE IMPRESE DI TV E PROVINCIA, IN FOTO MARIO MORETTI POLEGATO

MONTEBELLUNA. Dopo la scarpa arriva il negozio che respira, anzi i negozi, al plurale, perché Geox ha deciso di rivoluzionare tutti i suoi 1.150 punti vendita sparsi in 115 Paesi del mondo. Un restyling complessivo, che ha già interessato una sessantina di punti vendita e che per il 2017 ha comportato un investimento di oltre 15 milioni di euro, deciso direttamente dal presidente Mario Moretti Polegato. I nuovi negozi, che si chiameranno X-Store, sono già stati inaugurati a Roma, Milano, Londra, Toronto, Kuala Lumpur. Strizzeranno l’occhio al mercato in rosa, segmento su cui Geox promette di puntare forte nel prossimo futuro.

«Ci siamo posti il problema di che aspetto dare alle nostre case nel mondo» racconta Polegato, «abbiamo ridisegnato i punti vendita all’esterno e all’interno. Sono qualcosa di speciale. All’esterno, un grande portone con forme circolari che ricordino i fori che hanno reso celebri le nostre calzature. All’interno, il nuovo impianto di ventilazione, con profumi di bosco per far sognare i clienti. Attorno alle pareti, tutte le linee di nostra produzione saranno divise per tecnologia.

Al centro, l’education table: un supporto digitale per dare qualsiasi informazione sulle scarpe esposte. Infine, abbiamo notato che molti ci concepiscono come un brand americano, o comunque straniero. Per questo abbiamo provato a evidenziare la nostra italianità, il pavimento è un mosaico che richiama la nostra tradizione e nelle pareti sono stati inseriti dei richiami al nostro Paese. Le reazioni finora sono state ottime: passa il messaggio che Geox non è soltanto un’azienda o un prodotto. Abbiamo unito tecnologia e moda». Nessuno dei 1.150 punti vendita resterà escluso dalla ristrutturazione: l’impegno economico che si prospetta è ingente, così come la forza lavoro necessaria. Anche in termini di progettazione. «Il mercato cambia e noi ci adeguiamo» continua Polegato, «oggi l’e-commerce è in grande sviluppo, cerchiamo giovani preparati in questo settore, ma cerchiamo anche architetti di talento che ci aiutino nella fase di ristrutturazione».

Circa il due per cento del fatturato Geox è investito in innovazione: nuovo concept per i negozi, ma anche studi continui su nuovi modelli di calzature. Per il presidente, la nuova fase di investimenti è la continuazione di «un periodo positivo, in cui cogliamo i frutti della recente ristrutturazione».

L’ultimo bilancio approvato, quello del 2016, ha mostrato un’azienda in crescita, con ricavi balzati da 596 a 618 milioni di euro. In borsa l’andamento è stato caratterizzato da qualche turbolenza a novembre, ma le quotazioni delle azioni mostrano una netta crescita da inizio anno a oggi. «Adesso il board ci ha chiesto di iniziare a fare utili» ha dichiarato Polegato, missione che passa anche dal riscontro che i clienti avranno delle nuove “case” Geox sparse nel mondo.


 

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