Monte Paschi, 400 azionisti chiedono 20 milioni di euro

Parliamo di una richiesta di risarcimento da 20 milioni di euro circa. Che i 400 azionisti, che hanno ottenuto di potersi costituire parte civile nell’eventuale procedimento penale, rappresentati...

Parliamo di una richiesta di risarcimento da 20 milioni di euro circa. Che i 400 azionisti, che hanno ottenuto di potersi costituire parte civile nell’eventuale procedimento penale, rappresentati dallo studio trevigiano Calvetti Lawyers, avanzeranno nei confronti degli allora vertici di Monte dei Paschi di Siena Spa ritenuti responsabili del dissesto finanziario dell’istituto di credito e di un buco da 300 milioni di euro. Lo scorso venerdì al tribunale di Milano, il giudice dell’udienza preliminare Cristofano ha ammesso la costituzione di parte civile nel processo penale Monte dei Paschi di Siena Spa di circa 400 azionisti Mps tutelati dal Siti, il sindacato italiano per la tutela dell’investimento e del risparmio, e rappresentati dallo studio legale Sergio Calvetti (in foto) Lawyers di Treviso, riconoscendo la loro legittimazione a richiedere il risarcimento di tutti i danni patrimoniali e morali patiti. Parliamo di un risarcimento milionario, con posizioni che vanno da poche decine di migliaia di euro fino a nove milioni di euro. Il processo vede imputati gli ex amministratori Baldassarri, Mussari e Vigni di Monte dei Paschi di Siena Spa oltre a Sayed e Ricci di Nomura ritenuti responsabili del buco di oltre 300 milioni di euro causati a bilancio della banca senese dalla ristrutturazione dello strumento derivato Alexandria. Il giudice ha poi rinviato l’udienza al 18 gennaio 2016 per permettere agli azionisti di citare i responsabili civili Mps e Nomura anch’essi tenuti per legge al risarcimento dei danni. Una decisione che fa da apripista anche in caso di altre costituzioni. In caso di rinvio a giudizio, in sede di udienza dibattimentale verrà data la possibilità anche agli altri azionisti Mps di fare ingresso nel processo tramite costituzione di parte civile. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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