Mobilità a Treviso, l’opposizione: «Più corse per i bus»
Il gruppo di lavoro sulla mobilità presenta un “Piano sostenibile ed intelligente” in dieci proposte per migliorare sistema di trasporto e viabilità

«La mobilità è uno degli indicatori del benessere di una comunità. Un centro urbano in cui è difficile conciliare i propri tempi con quelli del trasporto pubblico, molte strade sono spesso intasate dal traffico, l’utilizzo della bicicletta spesso non è sicuro è una città in cui la mobilità non è a misura delle esigenze delle persone». Il “Piano di mobilità sostenibile e intelligente”, redatto dal Gruppo di lavoro sulla mobilità della coalizione di opposizione con Alleanza Verdi Sinistra, Coalizione Civica per Treviso, Lista De Nardi, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano, Treviso Civica e Volt, sottolinea l’urgenza di un intervento su più fronti. Il progetto, articolato in dieci proposte, spazia dalla realizzazione di infrastrutture, all’estensione delle zone a 30 km/h e delle aree pedonali, fino alla promozione della mobilità elettrica e all’istituzione di un sistema integrato di parcheggi.
Trasporto pubblico
«Il trasporto pubblico urbano può rappresentare un’alternativa all’utilizzo dell’autoveicolo privato se diminuiscono i costi, aumentano le frequenze, vengono coperte anche le fasce orarie notturne», osservano, «si creano collegamenti tra i quartieri, oltre che tra i quartieri e il centro». La sperimentazione dei bus a chiamata non convince l’opposizione. «Devono essere aggiuntivi», evidenziano, «e non sostituivi del servizio normale».
Viabilità cittadina e parcheggi
Per alleggerire il traffico urbano, l’opposizione torna a sottolineare la necessità di affrontare alcuni «nodi irrisolti» della viabilità cittadina e del sistema di sosta. «È urgente intervenire con la realizzazione di due rotonde lungo viale della Repubblica, in sostituzione degli incroci con via Vicinale delle Corti e via San Pelaio, e l’allargamento del sottopasso di via Venier e del ponte Garibaldi», spiegano, «nell’ottica della progressiva pedonalizzazione del centro storico è evidente che il sistema dei parcheggi deve trovare spazio più che all’interno soprattutto all’esterno delle mura cittadine e i parcheggi vanno adeguatamente serviti con bus navetta e vie di accesso al centro curate e gradevoli da percorrere. Per il centro, pensiamo all’aumento dei posti al Cantarane».
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