Mister Gay, Alessandro vince alla sfilata di Godega

Grande successo alla serata del Gold con draq queen, lustrini e tanta ironia
Sparvoli Godega discoteca Gold concoro di bellezza gay
Sparvoli Godega discoteca Gold concoro di bellezza gay

Look trendy, accattivante, fisico tonico, ovviamente bello e prestante. Sabato sera Godega di Sant’Urbano ha incoronato il suo Mister Gay Italia 2012, quello che andrà di diritto alla finalissima del concorso, giunto alla 16esima edizione e patrocinato da Arcigay, che si terrà il 24 agosto a Torre del Lago (LU). Si chiama Alessandro, è veneto, fa il modello, poco più che ventenne, ma ambizioso, ha già le idee molto chiare, visto che come aspirazione vuole “diventare qualcuno”. “Sono contento che abbia vinto un ragazzo di colore” ha detto DJ Killer Moreno, tra gli organizzatori dell’evento nella discoteca Gold di Godega “è sintomo che anche con questo genere di eventi stiamo progredendo e superando i tabù razziali”.

Alessandro ha sbaragliato, con i 217 voti di una giuria di qualità, otto concorrenti provenienti dal Veneto e Friuli, a dire il vero un po’ intimiditi da questa manifestazione che ha portato al Gold tanta gente e diverse Drag Queen che hanno catalizzato l’attenzione del popolo della notte. Ha insidiargli la fascia di finalista a Mister Gay Italia è stato, con 166 punti, Nicola dal bel sorriso disarmante, grafico pubblicitario veneto, che ambisce a lavorare all’estero. Non tutto è perduto per lui, che si batterà nella semifinale dove prenderanno parte tutti i secondi classificati delle varie selezioni tenute in tutta Italia, per entrare nella seratissima di Torre del Lago. Per il resto, questi ragazzi che hanno sfilato prima vestiti, poi quasi come mamma li ha fatti, e hanno risposto un po’ imbarazzati e spaesati alle domande poste dai giurati, sono quasi tutti impiegati o camerieri, al di sotto dei 25 anni, con delle aspirazioni comunissime.

Sposarsi con il proprio compagno, diventare stilista, avere successo nel lavoro, avere una vita felice a dispetto di tutto. Coraggio ne hanno avuto tanto, perché per partecipare al concorso bisognava non solo essere cittadini italiani e avere compiuto 18 anni, ma aver dichiarato espressamente di essere gay. Per il resto la manifestazione è stata un tripudio di musica, gioia e lustrini, con le apparizioni sbrilluccicanti della raffinata Madame Cabaret – che ha fatto notare ai concorrenti che non si fila con il chewing gum –, le canzoni di una strepitosa Minerva Lowenthal che ha presentato la serata assieme a un impeccabile Paolo Tuci.

Argomenti:diritti civili

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