Miniere in disuso, c’è il divieto d’accesso

REFRONTOLO. L’accesso delle miniere in disuso in zona Molinetto della Croda va custodito, anzi sbarrato, onde evitare che qualche incauto escursionista vi ci si avventuri. Il sindaco di Refrontolo,...

REFRONTOLO. L’accesso delle miniere in disuso in zona Molinetto della Croda va custodito, anzi sbarrato, onde evitare che qualche incauto escursionista vi ci si avventuri. Il sindaco di Refrontolo, Loredana Collodel, ha firmato giovedì l'ordinanza con cui è «fatto divieto a chiunque non ne abbia titolo introdursi nelle suddette miniere abbandonate, raccomandando agli adulti, che hanno responsabilità genitoriale, di vigilare in tal senso sui minori sotto la loro custodia» recita il documento.

«Spesso vi entravano ragazzini ed era pericoloso: capisco la voglia di avventura, ma queste attività devono essere svolte con una guida eventualmente», spiega Collodel, «Non ne sapevo nulla fino quando, lunedì scorso, sono stata avvertita da un cittadino. Il provvedimento è stato immediato ed è importante, sia per i giovani, che rischiavano di farsi male, sia per chi possiede le miniere nei terreni di proprietà, senza rendersi conto che questi siti necessitano di controlli e devono rispettare norme ben precise». Sono circa una trentina le miniere di cui si occupa l'ordinanza, al confine con i comuni di Tarzo e Cison. Le ultime attività estrattive risalgono a mezzo secolo fa. Lo stato di degrado, quindi è tale da non garantire sicurezza. Perciò è necessario, intima l’ordinanza, che tutti i soggetti a qualsiasi titolo possessori o proprietari di miniere in disuso, non adeguatamente intercluse, assicurino un alto livello di protezione e sicurezza allo scopo di minimizzare l'esposizione a rischio dell'incolumità delle persone, provvedendo a prevenire situazioni di pericolo e di rischio, anche tramite la realizzazione di opere provvisionali».

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