Minacciato col bastone e derubato in casa da una banda dell’Est

Terrore a Pero di Breda di Piave per Franco Marenco al rientro dal lavoro. Hanno segato la cassaforte provocando un principio d’incendio

Savina Trevisiol
Un posto di blocco dei carabinieri nel piano di controllo del territorio
Un posto di blocco dei carabinieri nel piano di controllo del territorio

 

Minacce e terrore in un’abitazione a Pero di Breda di Piave, in via Vittoria.

Erano nemmeno le 18 di martedì 18 dicembre quando, appena finito di lavorare mentre si apprestava a rientrare a casa, Francesco Marenco si è trovato faccia a faccia con malviventi che lo hanno affrontato con un bastone intimandogli di consegnare oro e preziosi. 

«Inizialmente erano tre poi, quando hanno visto mio papà avvicinarsi, una quarta persona è balzata dalla finestra vicino alla porta d’entrata e gli hanno puntato contro le torce per impedirgli di vederli» racconta la figlia Elena Marenco «uno dei quattro l’ha affrontato con un bastone dicendo che voleva oro e preziosi, altrimenti glielo avrebbe dato in testa».

Arraffato il bottino si sono dati alla fuga in mezzo ai campi adiacenti all’abitazione lasciando dietro di sé un disastro, con impronte delle scarpe sui muri, mobili rotti e un principio d’incendio in camera da letto, dove hanno aperto la cassaforte presente in casa con un flessibile.

«Hanno dato accidentalmente fuoco alle coperte» racconta ancora la figlia Elena «un principio d’incendio che hanno spento con una delle loro giacche, ma i danni che hanno fatto in casa sono molto più alti del poco che sono riusciti a rubare».

Persone che parlavano con un marcato accento dell’Est ma che, stranamente, comunicavano in italiano anche tra di loro, presumibilmente quindi non della stessa nazionalità per potersi capire in una lingua straniera.

Tanti particolari che aiuteranno le forze dell’ordine ad individuare i malviventi e, magari, collegare questo modus operandi ad altri furti nella provincia, per trovare un filo conduttore utile a scovarli.

«Vivere non sarà più lo stesso, perché adesso subentra la paura. Mio papà ha messo un’ascia accanto al letto per paura di trovarsi nella stessa situazione, preoccupato non tanto per lui, ma per le persone a cui tiene e a cui si potrebbe fare del male» conclude «hanno fatto del male anche a uno dei due cani anziani che vivono in casa, probabilmente un calcio perché dava fastidio, visto che zoppicava, anche se adesso, per fortuna, sembra stare già meglio».

La paura dei ladri non è nuova in via Vittoria a Pero di Breda, visto che i raid nella zona si susseguono. Nel 2019 una vicina di casa ha vissuto lo stesso terrore e, da quel momento, stenta a fidarsi ad uscire di casa.

«Siamo disperati» commentano «perché le case in zone così isolate sono spesso nel mirino dei ladri».

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