Minacce ed estorsioni caccia ai falsi venditori

Valdobbiadene, allarme truffe “porta a porta” a imprenditori ed esercenti Una coppia di rom si spaccia per specializzata nell’affilatura di utensili al titanio
Di Andrea De Polo

VALDOBBIADENE. Allarme truffe porta a porta: imprenditori ed esercenti nel mirino di una coppia di rom. Minacce di estorsione e assurde richieste di pagamento per servizi (mai richiesti) di affilatura lame: questo il modus operandi dei malviventi. Richieste di intervento sono già pervenute alla Questura di Treviso.

La Confartigianato provinciale lancia l’allarme, e scrive ai suoi associati: «Si invitano coloro che venissero contattati o avvicinati dai due rom ad avvisare immediatamente la polizia di Stato o i carabinieri, in modo tale da permettere un intervento tempestivo delle forze dell’ordine».

La coppia avrebbe iniziato ad agire a Valdobbiadene, dove un imprenditore è già caduto nel raggiro, tanto che i cittadini si sono attrezzati, e hanno diffuso nelle pagine Facebook del loro paese la lettera di Confartigianato. I due rom sono soliti telefonare in azienda qualche giorno prima della loro visita, spacciandosi per una ditta spagnola specializzata nell’affilatura di utensili in titanio, e prendendo appuntamento per una dimostrazione in loco. In altri casi, si annunciano direttamente alla reception della ditta, in qualità di rappresentanti.

Chiedono di farsi consegnare del materiale dismesso, per testare la loro innovativa tecnica di affilatura. Peccato che la coppia, dopo aver eseguito il lavoro non richiesto esplicitamente dal titolare, chieda un pagamento di oltre 300 euro, e minacci estorsioni nel caso il loro interlocutore si rifiuti di pagare.

«In un’altra occasione, a fronte del netto rifiuto del servizio da parte dei titolari di un negozio, i due nomadi li hanno minacciati di ritorsioni e di furti», spiega ancora Confartigianato. Che grazie alle numerose segnalazioni è in grado di fornire un identikit dei due truffatori: «Dalle informazioni in nostro possesso, si tratta di due soggetti di etnia rom, un uomo ed una donna di circa 45 anni di età e carnagione scura. L’uomo di altezza media, corporatura robusta, capelli neri corti. La donna con capelli grigi raccolti in una coda».

Un altro segno di riconoscimento? Per testare le loro lame, spesso chiedono di poter tagliare una monetina da cinque centesimi. Con questa nota la Confartigianato conta di evitare che altri imprenditori ed esercenti cadano nella truffa.

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