Miane, branco di lupi sbrana un cerbiatto: allevatori in allarme

Il sindaco di Miane e il vicesindaco di Vittorio Veneto, richiamano alla prudenza, invitando a proteggere gli animali domestici e da allevamento

Francesco Dal Mas
I lupi avvistati
I lupi avvistati

Due lupi, in Cansiglio, sono stati filmati mentre danno la caccia ad un cervo, lo agguantano e lo sbranano, poi se ne vanno tranquilli. A Miane, lungo la strada che porta al santuario del Carmine, a poche decine di metri dalle ultime case, è stata trovata la carcassa di un cervo, appena divorato probabilmente da un branco di lupi.

Scatta, dunque, l’allarme degli allevatori hobbisti che, considerata la primavera, vorrebbero far uscire di stalla pecore, capre, asini, cavalli. «Attenzione – mette in guardia l’allevatore Zaccaria Tona della cooperativa Fardima – in questi giorni è anche accaduto che pure un cane sia stato aggredito da un lupo». Moreno Guizzo, sindaco di Miane, rilancia l’invito che aveva più volte partecipato alla sua comunità l’anno scorso: «Gli animali domestici teneteli ben custoditi, protetti da recinti; quelli di allevamento, in stalla».

Nei borghi a monte dell’abitato di Miane, il timore è che scenda a valle – magari perché non trovano ungulati di cui alimentarsi – il branco di lupi che da tempo soggiorna tra il Cesen e le montagne sopra Miane. La preoccupazione più avvertita è quella dei conduttori di malghe a Mariech, sopra Valdobbiadene.

Un secondo branco fa il saliscendi tra la Vallata e la Valbelluna. «Col prossimo censimento di galli forcelli e conturnici, subito dopo Pasqua, da parte dei cacciatori della Riserva Alpina di Vittorio Veneto – anticipa Paolo Castegnera – potremo renderci conto se i lupi avvistati negli ultimi anni sono aumentati, specie sul Visentin. Comunque la loro presenza effettivamente è percepita numerosa, frequente».

Marco Dus, vicesindaco di Vittorio Veneto, riconosce che «il ripopolamento dei carnivori arricchisce la biodiversità», ma afferma che è necessario ormai un contenimento («Meglio se con la cattura ed il trasferimento in altri siti, come si è fatto con il lupo del Piave, piuttosto che con l’uccisione»).

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