Meschio, denunciata la Edilvi

La piazza dello scandalo: una decina di famiglie residenti nel nuovo residence ricorrono alla vie legali
Borghesi Vittorio Veneto piazza Meschio scritta su recinzione cantiere
Borghesi Vittorio Veneto piazza Meschio scritta su recinzione cantiere

VITTORIO VENETO. Cantiere infinito in piazza Meschio: se i lavori non sono ancora terminati è ben terminata la pazienza dei residenti nella ex casa di riposo Cesana Malanotti, ristrutturata e trasformata nel lussuoso residence Borgo Meschio, una trentina di nuovi appartamenti. Sono oltre una decina le famiglie che hanno comprato casa: la gran parte di queste, visto i lavori ancora in corso a tre anni dall’apertura del cantiere, ha deciso di fare causa alla ditta realizzatrice, appoggiandosi allo studio legale Zanvettor-Bruschi, che si trova all’interno del residence.

«I proprietari hanno presentato ricorso d’urgenza contro la proprietà venditrice, e chiedono che il giudice provveda a fissare all’impresa un termine ad adempiere ai propri obblighi. Ci sono infatti numerosi inadempimenti: la mancanza di agibilità espone gli abitanti a sanzioni amministrative e a rischi per la sicurezza, collegati al vicino cantiere – ha spiegato il legale dei residenti - L’udienza è fissata a giorni, attendiamo fiduciosi il responso del giudice. I problemi tra ditta e Comune non riguardano il rapporto dei proprietari con la ditta stessa. Anzi, i proprietari si trovano in una condizione gravissima, di cui ritengono responsabile solo ed esclusivamente l’impresa. Sottolineo che ai proprietari non interessano le annose e problematiche trattative tra ditta e Comune, peraltro ancora non giunte ad una conclusione dopo anni di discussioni e ricorsi, ma contestano i gravi inadempimenti di Edilvi, che ritengono di sua esclusiva responsabilità. D’altro canto i proprietari non hanno nulla da eccepire nei confronti dell’attività sin ora svolta dal Comune».

La ditta realizzatrice, la Edilvi di Villorba, aveva spiegato tempo fa che l’agibilità delle case è stata ottenuta per silenzio-assenso e vista la totale regolarità dei lavori, nonostante una missiva del Comune arrivata successivamente spiegasse di non essere d’accordo. L’udienza in merito è attesa a giorni.

Alberto Della Giustina

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