Mense a scuola, caccia agli evasori Il Comune: «Riscossione coattiva»
Almeno una cinquantina le famiglie “morose” nonostante diffide e solleciti. La pratica passa ad Abaco

CONEGLIANO. È caccia agli evasori delle mense scolastiche, almeno una cinquantina le famiglie coinvolte. Nonostante lettere e ingiunzioni, vi sono ancora diversi genitori che non hanno pagato e il Comune di Conegliano è in credito di alcune decine di migliaia di euro. È stato così affidato l'incarico ad Abaco per un recupero coattivo delle somme risalenti al quadriennio tra il 2016 e il 2020.
I PASTI NON PAGATI
Circa un migliaio ogni giorno sono in media i pasti distribuiti nelle scuole comunali di diverso grado, dagli asili a primarie, medie e centri socio educativi. La percentuale di pasti non pagati i attesta attorno al 4%. Dall'estate 2019 era stata attivata l'iscrizione online per la mensa, in modo anche da controllare e ridurre le situazioni debitorie.
«Nel corso degli anni sono state effettuate diverse azioni volte al recupero del credito, quali ingiunzioni, solleciti e altro», si evidenzia dagli uffici del settore economico. Alcune famiglie si sono messe in regola e hanno corrisposto quanto dovuto. Altri invece speravano che, trascorso molto tempo, il pagamento finisse nel dimenticatoio.
Non si tratta di grandi cifre, ma sommate ammontano a qualche decina di migliaia di euro.
LA RISCOSSIONE COATTIVA
«Risulta quindi necessario – si legge nei documenti del Comune - procedere ad un affidamento relativo al servizio di riscossione coattiva delle entrate comunali relative a servizi di refezione scolastica per i crediti ancora insoddisfatti, affinché possano essere svolte specifiche operazioni mirate al recupero del credito».

Il Comune ha incaricato la società Abaco, che già svolge servizi per Conegliano come la riscossione delle imposte sulle pubbliche affissioni, di scovare i “birichini”. L'attività proseguirà fino al 2024. L'amministrazione comunale aveva già stabilito negli anni passati delle regole, come il pagamento anticipato ricaricando un conto elettronico virtuale prepagato, intestato ai genitori. «Il perdurare di situazioni di morosità comporterà la sospensione della somministrazione dei pasti fino a completo pagamento del debito – una delle norme già fissate - In particolare per chi avrà raggiunto il debito di 100 euro alla fine del mese, sarà sospeso d'ufficio il servizio dal giorno 1 del mese successivo». Il Comune copre il 50% delle spese delle mense scolastiche, il cui servizio complessivamente supera il milione di euro anno.
LE TARIFFE RIDOTTE
Da settembre le tariffe, che erano stati aumentate a gennaio provocando proteste e quindi ridotte, sono state ulteriormente diminuite per le famiglie a basso reddito.
Il commissario prefettizio Antonello Roccoberton e i dirigenti comunali – il settore finanziario è diretto da Stefano Di Lena -, avevano previsto un nuovo sostegno di 110 mila euro per coprire le spese dei pasti agli studenti e le maggiorazioni dovute alle norme anti Covid, da settembre a dicembre. Per alunni di infanzia e primarie il buono costa 4,30 euro, ma chi ha un Isee basso è ridotto fino 3,60 euro. Per le medie è di 4,70 euro.
La nuova amministrazione, con il bilancio a fine anno, potrà confermare o adeguare le tariffe.
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