Megatorre all’ex mangimificio Setten ridimensiona il piano

CASALE. Dopo la bocciatura da parte della Soprintendenza della torre da trenta metri prevista nel piano di riqualificazione dell’ex Mangimificio, l’impresa Genesio Setten, che ha messo gli occhi sull’investimento, sarebbe disposta a rivedere il progetto, abbassando la torre pur di ottenere il via libera da parte dell’ente. In particolare la Soprintendenza contestava che l’edificio mal si inseriva nello “skyline” del lungo Sile. Una bocciatura senza possibilità di appello, quella arrivata da Venezia, tanto che la società Genesio Setten starebbe cercando di limare i metri del progetto della torre. Si sta lavorando all’accordo in maniera febbrile, in una vera e propria corsa contro il tempo che ha già visto un anno di ritardo sull’iniziale tabella di marcia. In particolare, secondo quanto appreso, ferme restando le cubature destinate al commerciale, si starebbe lavorando sulle cubature residenziali, sfruttando ad esempio il credito edilizio per spostare in altri siti parte dei volumi che non troverebbero posto nel nuovo progetto per la riqualificazione dell’ex Mangimificio.
La vecchia fabbrica in centro è abbandonata da oltre dieci anni: qui si concentrano ratti, degrado, inquinamento e presenza di strutture in amianto. (ru.b.)
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