Meduna, il sindaco accorcia la sagra

«Troppi malumori tra ristoratori, per la festa della birra bastano sei giorni»

MEDUNA DI LIVENZA. Il braccio di ferro tra sagre e ristoratori arriva anche a Meduna: l'amministrazione comunale riduce di una serata la durata della festa della birra organizzata a settembre dalla pro loco per andare incontro alle esigenze dei ristoratori locali. La comunicazione ufficiale del sindaco Marica Fantuz alla pro loco è avvenuta un paio di giorni fa e non ha mancato, naturalmente, di suscitare reazioni.

«Con riferimento al calendario delle manifestazioni per il 2017», afferma Fantuz, «si precisa che è stata esclusa la settima serata della festa della birra in quanto il costante aumento degli eventi del tipo sagre e feste paesane continua a creare malessere fra gli operatori della ristorazione e della distribuzione che non mancano di segnalare il loro disappunto all'amministrazione comunale».

La cancellazione della settima serata non è stata ben accolta dal presidente della pro loco Arnaldo Pitton che commenta: «Rimango basito e stupefatto nel ricevere un diniego per un evento che tutto ha fuorché scopi di lucro. Non ritengo che la manifestazione della pro loco danneggi i ristoratori medunese in quanto beneficiano anch'essi del riscontro del pubblico alle nostre iniziative. Mi auguro che l'amministrazione comunale ci ripensi e ci dia il permesso di realizzare anche la settima serata». La diatriba sagre contro ristoratori è ormai all'ordine del giorno in molti Comuni in tutto il territorio.

Anche a Motta di Livenza è ormai ogni anno un leit motiv che accompagna tutta la stagione delle sagre. Il tema è esploso da una parte con l'arrivo della crisi economica, dall'altra con l'esplosione di menù sempre più variegati e ricercati (e a prezzi concorrenziali) nelle sagre.

Le feste paesane si difendono ricordando il loro servizio di aggregatori sociali, portando avanti tradizioni decennali il cui ricavato viene sempre destinato in beneficenza ad enti e associazioni locali. (c.st.)

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