Meduna, clonano il profilo del sindaco per ricattarlo

Hackerato l’account TikTok: il sindaco Pitton denuncia: «È gente senza scrupoli che vuole truffare per lucrare»

 

Rosario Padovano
Il post sui social pubblicato dal sindaco Arnaldo Pitton
Il post sui social pubblicato dal sindaco Arnaldo Pitton

È un furibondo Arnaldo Pitton quello che ieri si è rivolto alla stazione dei carabinieri di Motta di Livenza a denunciare un furto clamoroso di dati personali. Gli hanno rubato il profilo e quasi certamente perderà i vecchi contenuti. Qualcuno ha infatti clonato l’account del social TikTok. Al posto dei contenuti politici si vede il sindaco di Meduna che chiede soldi.

Lui chiaramente smentisce e passa al contrattacco: «Denuncio tutto». La cosa sconvolgente è che Arnaldo Pitton è caduto dalle nuvole. Nulla sapeva di questo furto di account dal social cinese. «Io non ho fatto caso più di tanto. Poi i commenti degli amici sono stati molto insistenti. È stato lì – ricorda Pitton – che sono andato a verificare. Effettivamente quello che pubblicava la raccolta di fondi non ero io. O meglio, c’era la mia immagine ma i contenuti li avrà dettati uno sconosciuto».

Il furto di account ha riguardato una personalità politica che attende di sapere se potrà correre alle elezioni regionali. Il profilo aveva maturato migliaia di seguaci. «Come mi è stato spiegato, i truffatori cercano gli account molto frequentati per veicolare i loro messaggi – aggiunge Pitton – sono persone senza scrupoli che oltre a fotterti il profilo chiedono anche soldi. Con un faccia di bronzo, ma vorrei adoperare un altro termine, che si può commentare ognuno per sé».

Quanto accaduto ha indispettito molto il sindaco, ma anche i suoi concittadini. Infatti molti hanno creduto che fosse tutto vero e hanno chiesto se fosse di moda una campagna di crowdfunding. «È una truffa, rubano il mio account e la mia immagine per fare soldi. Sono esseri spregevoli che agiscono in modo subdolo. Rivolgo a tutti un appello: non date soldi con messaggi di questo tipo».

Dopo la denuncia ai carabinieri di Motta è probabile che l’indagine passi alla Polizia postale di Treviso che già si sta interessando di furti analoghi. Lo scorso anno molte persone avevano subito, attraverso un virus, il furto del proprio account Instagram. I sistemi di protezione pur cambiando password vanno meno veloci dei programmi dei ladri. —

 

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