Altri quattro medici nella Marca al lavoro dopo i 70 anni
La scelta volontaria dinnanzi all’emergenza medici di base riguarda i professionisti che visitano a Gorgo al Monticano, Cessalto, Borso del Grappa, Paese. Potranno lavorare per l’Ulss al massimo fino a 72 anni

Medici che restano al lavoro dopo i settant’anni, nonostante la possibilità di andare in pensione. La scelta è volontaria, ma a pesare più di tutto sono il senso di responsabilità e la voglia di non lasciare i pazienti senza un curante di riferimento. In un tempo di grave carenza di professionisti, il fenomeno dei medici di famiglia che posticipano la chiusura del loro ambulatorio è sempre più diffuso.
Ultimi in ordine di tempo: quattro dottori della nostra provincia. Si tratta di Sergio Pelizzo di Gorgo al Monticano; Fabio Caminotto con studio da quarant’anni a Cessalto; Luigi Benetti titolare dell’ambulatorio periferico di Borso del Grappa; Mario Cervellini di Paese.
«Nel 2024, così come nell’anno precedente, questa disponibilità è stata espressa da alcuni medici di famiglia, sono poco più di una decina ogni anno. Si tratta di una decisione significativa da parte loro per dare risposta agli assistiti» ha più volte ribadito la direzione dell’azienda sanitaria trevigiana.
A prevedere questa opzione è la normativa nazionale che, per garantire i livelli essenziali di assistenza, consente ai dottori di restare in servizio fino al 72esimo anno d’età al massimo per supportare le zone in maggior sofferenza per la medicina primaria, specie quelle colpite da carenza di professionisti o più periferiche e svantaggiate. Così faranno i curanti trevigiani che hanno scelto di non andarsene, pur avendo diritto alla quiescenza, così da rimanere vicini ai loro mutuati.
Per il dottor Pelizzo la prosecuzione della convenzione è stata prorogata fino a fine settembre, per poter traghettare i suoi pazienti fino a fine estate, nell’attesa che vengano individuati i sostituti per la sua zona. Resteranno, invece, fino a cessate esigenze (per un massimo di due anni e per garantire la continuità dell’assistenza) i dottori Caminotto, Benetti e Cervellini.
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