Medici assolti, i genitori di Nicole in appello
I Saviane insistono: condanna per il calvario che ha portato alla morte della nostra bimba

La piccola Nicole Saviane
MONTEBELLUNA.
Impugnata la sentenza di primo grado che ha assolto i due pediatri per la morte della piccola Nicole Saviane. E' stata impugnata, per la parte civile, dall'avvocato di Saviane, per la parte penale dalla procura generale della Corte di Venezia. Il caso tornerà all'esame dei giudici in corte d'appello a Venezia.
Era stata una vicenda, quella delle piccola Nicole, che aveva commosso tutta la città. Portata dal pediatra di famiglia e poi dalla pediatra dell'ospedale, la piccola era deceduta, tra la disperazione dei genitori, che però volevano sapere la verità: volevano sapere se c'era stato qualche errore che aveva portato via per sempre la loro bimba. Era stata avviata la causa, ma il giudice monocratico, nella sentenza di primo grado, aveva assolto i due pediatri che erano stati chiamati sul banco degli imputati. Ma adesso, depositate le motivazioni della sentenza, il processo si riaprirà a Venezia per l'appello presentato sia dalla parte civile, rappresentata dall'avvocato Salvatore Raciti, sia dalla Procura Generale. E' soddisfatta la parte civile per la piega che ha preso la vicenda. «Noi abbiamo presentato appello per la parte civile - spiega l'avvocato Salvatore Raciti - la Procura Generale lo ha fatto per la parte penale. La Procura Generale è giunta alle nostre stesse conclusioni ed ha ritenuto di appellarsi contro l'assoluzione di due pediatri pronunciata in primo grado. Va detto che anche il pubblico ministero si era pronunciato per la sentenza assolutoria. A far decidere la Procura Generale a presentare appello sono state le motivazioni della sentenza di primo grado. In pratica è stato giudicato che in quella sentenza ci si fosse adeguati troppo sulle conclusioni della perizia d'ufficio, nonostante in sede dibattimentale fossero emersi altri elementi dal confronto col perito nominato dal giudice e non fossero stati ben focalizzati alcuni aspetti. Sono più o meno le stesse conclusioni a cui eravamo pervenuti noi e il fatto che lo stesso giudizio lo abbia dato il Procuratore Generale ci conforta. Si vuole sapere se la bambina poteva essere salvata se ci fosse stato un immediato ricovero in ospedale: e questo è l'elemento che dovrà essere approfondito in sede di appello». Non è stato ancora deciso quando si riunirà la Corte d'Appello, in ogni caso a Venezia tornerà a essere discusso il caso della morte della bambina. (e.f.)
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