Maxi-traffico di sigarette: arrestato

Camionista fermato con tre tonnellate di «bionde», per 700.000 euro di valore
SAN FIOR. Oltre tre tonnellate di sigarette estere di contrabbando, marca Marlboro, prodotte probabilmente in Cina e sbarcate a Trieste da una nave proveniente da Dubai, sono state sequestrate dall’Arma. Arrestato il conducente del camion, Giovanni Felice De Luca, di San Fior. L’operazione dei carabinieri di Udine e di Palmanova, a conclusione di una articolata attività investigativa, è scattata martedì pomeriggio a Latisana. Il camionista Giovanni Felice De Luca, di 50 anni, titolare della De Luca srl e residente a San Fior in via Fermi 58, è stato fermato alla guida di un autoarticolato Scania di proprietà della società a lui intestata.


Nel camion sono state trovate 3,31 tonnellate di sigarette di contrabbando, ossia ben 15.000 stecche di Marlboro classiche e light, per un valore commerciale più che ragguardevole: 678.550 euro, quasi un miliardo e mezzo di vecchie lire. Sigarette che, stando alle indagini - non ancora concluse - potrebbero essere state prodotte in Cina e trasportate a Dubai per essere poi vendute in Italia. Ci sono fondati dubbi, secondo gli inquirenti, che il loro contenuto possa essere pericoloso. I carabinieri hanno arrestato il sanfiorese con l’accusa di contrabbando aggravato di tabacchi lavorati esteri, e proceduto al sequestro dell’autoarticolato e delle «bionde» in collaborazione col personale della seconda compagnia della Guardia di Finanza di Trieste.


Il camionista è stato quindi associato al carcere di Udine. Le sigarette dovevano essere trasportate a Godega, i carabinieri hanno avviato accertamenti merceologici per verificare la loro qualità e anche l’eventuale nocività. Giungerà a Udine per partecipare alle analisi anche un rappresentante della Philipe Morris. L’operazione è scattata dopo che il Tir era stato individuato dalla Guardia di Finanza e dal Servizio vigilanza antifrode doganale di Trieste al momento dello sbarco nel porto del capoluogo giuliano. E’ stato seguito per chilometri, e ha insospettito gli inquirenti il fatto che il camion percorresse strade secondarie per dirigersi in Veneto. Il conducente manifestava nervosismo e ha tentato diverse volte di cambiare direzione e di imboccare strade secondarie alle rotatorie, per seminare l’Arma. Secondo i carabinieri, è probabile che stesse seguendo le direttive di un complice per depositare il materiale di contrabbando in un magazzino sicuro.


I carabinieri di Udine sono così giunti alla decisione di bloccarlo nella zona di Latisana, e hanno trovato conferma dei loro sospetti scoprendo l’ingente carico di sigarette di contrabbando. Giovanni De Luca aveva in realtà dichiarato di trasportare un carico di tovaglie, falsificando la bolla accompagnatoria. Adesso le indagini proseguono: forse è siolo il primo tassello di un ingente filone di contrabbando. Non è la prima volta che l’imprenditore di San Fior finisce nei guai per vicende di contrabbando. Otto anni fa patteggiò in tribunale 9 mesi e 10 giorni di reclusione per frode fiscale legata al commercio di bovini, il cosidetto «scandalo delle carni», che coinvolgeva anche altri nove imputati. Successivamente, nel 2004, l’imprenditore fu indagato con l’accusa di aver trasportato in Italia un carico irregolare pari a 20 tonnellate di zucchero grezzo, dal valore di 193 milioni di vecchie lire.

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