Maxi perdita dalle Cantine Maschio nel fiume quasi 2 mila ettolitri di vino

Fontanelle, l’incidente causato dalla rottura della valvola di una cisterna: centinaia di pesci morti nel torrente Rasego

VAZZOLA-fontanelle. Circa 1.900 ettolitri di vino bianco dispersi nel fiume. Un’onda alcolica rovesciatasi in piena notte nel Rasego, un fiumiciattolo di sorgiva che da Fontanelle sfocia nel Livenza, ammazzando centinaia di pesci e provocando un vasto inquinamento che ha imbiancato il corso d’acqua, creando schiume e costringendo i vigili del fuoco e le idrovore ad un lungo intervento di bonifica. È quanto accaduto ieri mattina a valle delle Cantine Maschio di Vazzola dove in piena notte, per cause ancora da chiarire, la valvola di chiusura di una delle maxi-cisterne di deposito del vino è saltata rovesciando nel piazzale, e di lì nel fiume, l’intero contenuto. Perla Provincia l’ennesimo sversamento di vino nei fiumi. Un caso che ha sollevato polemiche e dubbi.

Circa 250 mila bottiglie

Tanto per avere un paragone è come aver rovesciato nel piccolo corso d’acqua 250 mila bottiglie di vino classiche, da 0,75 cl. Una quantità impressionante. E l’effetto è stato pesantissimo. Ieri mattina a Fontanelle, nei pressi del Rasego, l’odore di vino si avvertiva a distanza di decine di metri.

A dare l’allarme sono stati gli stessi responsabili della cantina che arrivati nello stabilimento di prima mattina hanno trovato il piazzale allagato. Da lì la chiamata ai vigili fuoco, ma anche la segnalazione alle autorità. Sul posto l’immediato intervento di alcuni mezzi specializzati nel contenimento e nell’aspirazione degli inquinanti, ma anche i responsabili di Arpav per i rilievi.

valvola e dispersione

Come detto, la maxi-perdita si sarebbe scatenata a seguito della rottura della valvola di chiusura di una cisterna da tremila ettolitri, forse per la pressione, forse per il freddo o altre ragioni che sono state attentamente valutate ieri dal direttore della Cantina, in sopralluogo fino a sera. Dalla cisterna il vino fuoriuscito si è scaricato nel piazzale, e dal piazzale nelle condotto di scarico delle acque meteoriche che portavano al vicino fossato collegato al Rasego.

L’allarme dei pescatori

A rilanciare l’emergenza sono statio anche alcuni pescatori, che hanno visto il fiumiciattolo ricoprirsi di schiuma bianca e moltissimi pesci morti. Di qui anche l’intervento delle guardie Fipsas, che hanno percorso il Rasego fin quasi alla confluenza col Livenza segnalando una situazione ormai drammatica. «Ci sono solo pesci morti» raccontava ieri un pescatore. Sul posto anche il sindaco di Vazzola, a cui non è rimasto altro da fare che constatare l’accaduto e sperare in un bilancio meno drammatico di quello che appariva.

Pulizia

Dopo le barriere assorbenti poste dai vigili del fuoco lungo il Rasego è scattato anche l’intervento di ripristino dello stato del fossato effettuate da parte di una ditta specializzata attivata dall’azienda vinicola. —

Federico de Wolanski

Niccolò Budoia

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