Maxi buco nei condomini di Treviso, l'amministratore: «Con quei soldi mi sono comprato casa»

TREVISO. «Le banche non mi davano un mutuo per comprare casa, sono troppo anziano, così ho preso i soldi dai conti del condominio». Difficile da rintracciare, con l’ufficio di via Zenson “chiuso per malattia”, Adriano Zacconi è l’uomo che in tantissimi stanno cercando: inquilini, concorrenti, avvocati. È lui, con la sua Nino Bixio Amministrazioni Condominiali, al centro del caso dei maxi insoluti nei bilanci condominiali. Siamo riusciti a rintracciarlo, ecco la sua spiegazione dei fatti.
Zacconi, che cosa è successo? Molti inquilini nelle ultime settimane hanno scoperto di avere cumuli di bollette condominiali non pagate. Perchè?
«Non so che dire, sono da solo, non funziona il computer, la segretaria se ne è andata, e anche la socia. Non so dire... Avete visto che l’ufficio è chiuso no? Riesco ad andarci solo poche ore al giorno e non va nemmeno il telefono».
Però non è cosa dell’ultima ora, parliamo di conti non saldati da mesi o da anni. Eppure i condòmini dicono di aver regolarmente pagato.
«No no, in alcuni casi è colpa di alcuni condòmini che non pagano, c’è chi non ha pagato e quindi non c’erano soldi a bilancio per fare fronte alle bollette».
Al condominio San Liberale però hanno stimato oltre 90 mila euro di bollette non pagate. E i conteggi sono ancora in corso. Colpa dei condomini?
«Non è così, non sono 90 mila euro, sono meno, 64.500, e anche lì c’è chi non pagava»
Ma i soldi versati dai condomini che fine hanno fatto?
«Io sono anziano, le ho detto sono da solo, devo gestire tutto, quei soldi li ho presi tempo fa per comprare la casa».
La casa?
«Sì, la casa dove vivo, le banche non mi davano un mutuo, o meglio me lo davano ma chiedendomi di restituire un casino di soldi nel giro di tre anni. Io non potevo certo permettermelo, così ho preso i soldi del condominio, li avrei restituiti un po’ alla volta nel tempo, non succedeva nulla».
E come intendeva restituirli?
«Con un po’ di pensione».
Non è certo una procedura molto “ortodossa”, non le pare?
«Si, lo so, ma che dovevo fare? Le banche non mi avrebbero dato i soldi, gliel’ho detto. Ad ogni modo conto di restituire tutto. Ho messo in vendita la casa (è un appartamento, ndr), sono già venuti a vederla in tanti. Se vendo ripiano tutto quello che posso. Non ho altro».
Salvo non arrivino prima i pignoramenti. Si stanno muovendo in tanti contro di lei lo sa? E se non vende?
«Io sto cercando di fare il possibile per rimettere a posto la situazione, e sto anche passando la gestione dei condomini ad altri perchè non posso più farlo, sono da solo, non ho nessuno, non posso gestire la situazione. Faccio fatica anche a consegnare le carte con i bilanci perchè non vanno i computer».
Adesso, ma prima?
«Non gestivo tutto io i conti, non saprei dire».
In alcuni condomìni oltre agli insoluti non c’è traccia del bilancio 2018. Come mai?
«Sono in una situazione difficile da due anni per questioni familiari, e per tutto questo tempo non ho convocato le assemblee e quindi non ho fatto i bilanci. Ecco anche perchè non son state pagate le bollette, non ho chiesto i soldi ai condomini e le forniture sono proseguite senza essere pagate».
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