Maturità a Treviso: classe record al Da Vinci, sei centini e una lode

TREVISO. Un futuro nel settore dell’alimentazione, ma anche da manager o giornalista. I sogni dei centini della maturità 2020 indicano le rotte più svariate. Come insegna Miriam Sartor, la più brava della 5ª A del Classico Linguistico Canova: s’è meritata il 100 e lode. E per il suo percorso universitario, ha optato per un cambiamento radicale: Scienze e Tecnologie dell’Alimentazione, a Udine. Lo zampino ce l’ha messo la passione per lo sport, che pratica a livelli più che buoni: atletica leggera, specialità mezzofondo, quinta sui 1500 ai Tricolori Allievi 2018. Nella stessa classe, centrano il 100 Vittoria Affori, Eleonora Chiari, Chiara Micillo ed Elisa Nardellotto. Restando al Linguistico del Canova, il massimo risultato è colto pure da Alice Patella della 5ª D. Ma è interessante tornare a Miriam, interpellandola sulla sua rotta post-diploma: «Lo sport ha influito sulla scelta, ma quello alimentare è un settore che mi è sempre piaciuto», racconta la 19enne di Volpago, «Sarebbe stimolante lavorare nel controllo qualità, nella sicurezza o nello sviluppo di nuovi alimenti». La didattica a distanza l’ha messa a dura prova sul piano dei rapporti umani, ma le ha fornito indicazioni utili per il futuro: «Era strano, specie le prime settimane, vivere le lezioni davanti al computer».
Una classe da incorniciare
Da incorniciare la 5ª N dello Scientifico Da Vinci: si contano il 100 e lode di Caterina Cappeller, nonché gli altri sei centini Alice Bortolato, Anna Da Rold, Francesco Fossa, Sara Galli, Alessandro Tognetti e Francesca Pozzobon. Caterina all’orale ha spaziato da Pascoli all’orinatoio di Duchamp: «Mi iscriverò a Economia e Management internazionale, alla Bocconi. Il corso è tutto in inglese, mi piace l’idea di confrontarmi con professori americani e studenti stranieri. Ne ho parlato all’esame, collegandomi con la pandemia: ci ha insegnato che le grandi sfide non si possono affrontare soli, ma in sinergia con gli altri Paesi. Lo stesso per l’ambiente o le tecnologie». A sostegno della scelta pure un’esperienza preziosa: «Nel 2017 sono stata all’Onu. Ho partecipato alla “Model United Nations”, una conferenza che raggruppa studenti da tutto il mondo. Un’avventura che mi ha fatto capire meglio quale sarebbe potuto essere il mio futuro».
Duca e Palladio
Spostandoci al Duca degli Abruzzi, la 5ª B economico-sociale annovera il 100 e lode di Deborah Graziani, ma anche le tre centine Francesca Tasca, Chiara Zanatta e Alessia Giacomini. Francesca all’università punterà su Lettere Moderne: «Mi piacerebbe insegnare, ma ancora di più mi piacerebbe diventare giornalista. L’esame orale? Ho parlato della questione di genere, in particolare del forte gap nell’occupazione femminile fra Italia e Nord Europa». Nella stessa scuola, la 5ª C scienze umane vede brillare i 100 di Elisa Tisci, Martina Gigo e Sara Francescato. Ieri, intanto, sono arrivati pure i primi centini del Palladio: Federica Gaiotto e Biagio Cenedese, della 5ª A Grafica e Comunicazione.
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