Matrimoni gay: nasce una società che li organizza

Ha aperto «Yes we can» , un’agenzia di wedding planner che allestisce cerimonie di nozze. Ma solo per omosessuali
Di Serena Gasparoni
Agostini Casale sul Sile Agenzia Yes we can in foto da sx alberto sordi emanuela sordi larry sordi
Agostini Casale sul Sile Agenzia Yes we can in foto da sx alberto sordi emanuela sordi larry sordi

Il loro motto è «osare è un diritto». Organizzano matrimoni sfarzosi, originali e moderni, seguono l’organizzazione dell’evento dalla A alla Z, a richiesta addirittura il viaggio di nozze. Ma oltre alla ricercatezza qualcosa in più li distingue dagli altri. Loro sono «Yes we can», la prima società di wedding planner tra persone dello stesso sesso. «Vogliamo dare visibilità a coppie che vogliono uscire dall’ombra e celebrare il loro amore. Questo è il momento giusto, Treviso è il posto giusto». A parlare è Larry Sordi, fondatore assieme al fratello Alberto e alla zia Emanuela (già wedding planner da diversi anni) di questa società nata come branca dell’azienda di famiglia (La Dolce Vita Srl, che disegna e produce occhiali). «Ci dedichiamo esclusivamente alle coppie dello stesso sesso, all’estero è una cosa normale, qui fa scalpore ma siamo convinti che riusciremo a ricavarci una nicchia interessante di mercato. La nostra proposta sta avendo già ottimi riscontri, siamo stati contattati da una coppia di Padova, poi ne abbiamo organizzati un paio tra Londra e Parigi». «Yes we can» si occupa di ogni cosa: dalle partecipazioni, alle composizioni di fiori ricercate, alla torta di design, fino all’individuazione della location, del catering e molto altro. Insomma di tutti quei servizi di cui si occupa notoriamente un wedding planner, fino all’organizzazione del viaggio di nozze. Ma non solo. «Organizziamo per la coppia una vera e propria cerimonia, con una sorta di scambio di promesse, che non ha valore legale certo», continua Larry, «ma per la coppia e per i loro amici può avere un enorme significato simbolico». Una cerimonia insomma a tutti gli effetti, in stile americano nell’immaginario collettivo. «In un panorama sociale e politico che cambia velocemente e sembra progredire in tutti i Paesi europei tranne che in Italia, abbiamo deciso di portare un pizzico di speranza e ottimismo anche nel nostro paese. Anche dove la classe politica è cieca e le istituzioni assenti, esistono sempre uno spazio e un’opportunità», continua Larry. Ma non finisce qui.

«Forniamo anche assistenza notarile, per aiutare la coppia, nel caso lo volesse, a redigere una sorta di contratto che abbia valenza legale». Nulla è lasciato al caso, e se anche alla fine la cerimonia non ha alcuna valenza ai fini legali, poco ci manca. «All’estero è tutto più semplice, la gente è generalmente più smaliziata, in molti stati da tempo c'è il riconoscimento civile», continua Larry, «quando le coppie però mi chiedono di celebrare la cerimonia all’estero io tendo a sconsigliarlo, perché comunque al loro ritorno l’unione non avrebbe valore per il nostro ordinamento. Quindi tanto vale celebrarla qui, tra i propri cari, con i propri amici». Appare quasi un paradosso che il primo wedding planner per cerimonie tra persone dello stesso sesso sia nato proprio a Treviso, nota alle cronache per le posizioni anti-gay di Giancarlo Gentilini. «Si tende a dipingere Treviso come una provincia chiusa e bigotta, ma lo è tanto quanto le altre province italiane. Credo che le persone anche da noi in fondo siano ancora una volta più aperte e pronte al cambiamento di quanto lo siano le istituzioni».

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