Vandalismi sulla pista di atletica, i bulli si ravvedono e servono alla sagra

La denuncia del Comune di Cimadolmo però resta in piedi anche per i danneggiamenti al Monumento ai Caduti. Il sindaco: «Deciderà la magistratura come proseguire»

Rosario Padovano
La sagra di Cimadolmo
La sagra di Cimadolmo

Rendersi utili per il paese, per cercare di recuperare dopo i vandalismi. Quattro dei sei ragazzi responsabili dei danneggiamenti al Monumento ai Caduti e alla pista di atletica leggera di Cimadolmo hanno servito ai tavoli della Mostra dell’asparago bianco.

«Sono molto soddisfatto dell’inizio del percorso di ravvedimento di questi ragazzi.

La denuncia del Comune però resta in piedi, al momento. Poi deciderà la magistratura come proseguire», ha detto il sindaco Giovanni Ministeri.

La fine dell’anno scorso e l’inizio di quest’anno sono stati caratterizzati da una serie di episodi che avevano acceso i riflettori su una banda di vandali, formata soprattutto da ragazzi provenienti da fuori paese (alcuni da Ormelle, altri da San Polo, e uno solo da Cimadolmo).

A loro sono stati attribuiti i danneggiamenti al monumento ai caduti e l’esplosione, con relativo danneggiamento, della pista di atletica leggera, appena rinnovata.

Il sindaco Ministeri ha avuto dei colloqui con i genitori, inizialmente, ha riferito, senza trovare grande collaborazione. In seguito è arrivata la denuncia ai carico dei ragazzini.

Quattro ragazzi hanno deciso di iniziare il loro percorso di ravvedimento davanti alla comunità.

Hanno quindi contattato la Pro Loco di Cimadolmo, che organizza la Mostra dell’asparago, che si è tenuta dal 24 aprile sc al 4 maggio. «Dopo avere parlato con la Pro Loco, quattro dei sei ragazzi in questione hanno dato la loro disponibilità a svolgere qualsiasi mansione.

Alla fine, parlando con gli altri volontari», prosegue Ministeri, «si sono messi d’accordo per creare dei turni e servire ai tavoli nelle serate più affollate della rassegna. Mi auguro che il percorso da loro intrapreso possa fungere da esempio anche per gli altri due.

Alla fine, posso dire che parlare e convincere i ragazzi si sia rivelato come il migliore antidoto. Loro hanno dato prova di maturità e di essere cresciuti», ha concluso il sindaco.

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