Massaggi hard chiuso il “Sakura”

SUSEGANA. Non solo massaggi rilassanti ma anche prestazioni sessuali. Dietro al paravento del centro massaggi cinese “Sakura” sulla Pontebbana a Susegana, una giovane donna e le due connazionali che gestivano il locale, su richiesta dei clienti, si spingevano oltre a quelle che dovevano essere le loro mansioni di massaggiatrici, praticando veri e propri rapporti sessuali con una tariffa che variava dai 30 ai 50 euro. Lo hanno scoperto i carabinieri della compagnia di Conegliano, dopo mesi di indagini che hanno portato ad identificare un centinaio di clienti del centro massaggi, 80 dei quali hanno già ammesso di aver richiesto prestazioni che andavano oltre i massaggi antistress e rilassanti. Alla fine, le due tenutarie che gestivano il centro massaggi sono state denunciate per sfruttamento della prostituzione. Il locale, su disposizione del giudice delle indagini preliminari, è stato chiuso e posto sotto sequestro. L’operazione dei carabinieri è scattata all’alba di sabato. Da mesi, il centro massaggi cinese sulla Pontebbana era finito nel mirino dei militari dell’Arma, insospettiti da alcune “voci” e da qualche audace inserzione pubblicata sul web dei clienti. I militari hanno così deciso di approfondire i loro sospetti ed hanno iniziato a controllare, con discrezione, il folto via vai di clienti che frequentava il centro massaggi cinese di Susegana. Un centinaio, circa, i clienti identificati e sentiti ad uno ad uno. Ottanta dei quali hanno ammesso che al centro massaggi sulla Pontebbana non ci andavano soltanto per rilassarsi ma anche per le prestazioni sessuali che una trentenne cinese offriva ai propri clienti, su loro richiesta, al termine dei massaggi. Un extra che poteva costare dai 30 ai 50 euro. Dopo che i militari della compagnia di Conegliano, coordinati dal maggiore Salvatore Gueli, hanno raccolto sufficienti indizi per chiudere l’indagine, il giudice delle indagini preliminari ha emesso la misura cautelare dell’obbligo di firma nei confronti delle due maitresse, una di 55 e l’altra di 52 anni, che sfruttavano la prostituzione della loro giovane dipendente, disponendo anche la chiusura del locale che ha sede al piano terreno di un condominio sulla Pontebbana sequestrando le stanze del centro massaggi.
I clienti appartenevano a diverse fasce sociali, da operai ad imprenditori, tutti trevigiani, a parte qualche friulano e bellunese, con una fascia d’età che variava dai 20 ai 60 anni. «Si è trattato - ha spiegato il maggiore Gueli, comandante della compagnia di Conegliano - di una lunga e complessa indagine, iniziata la scorsa primavera, che ha impegnato il nostro personale nell’audizione di circa un centinaio di clienti del centro massaggi. Si tratta di un’attività, aperta tre anni fa, con una semplice autorizzazione comunale dal momento che, formalmente, venivano prestati servizi di massaggi rilassanti per i quali non erano necessarie altre autorizzazioni, come quelle delle autorità sanitarie, richieste, ad esempio, per massaggi a scopo terapeutico. Poi, appunto, nel corso dell’indagin e si è scoperto il retroscena delle prestazioni sessuali». Soddisfatto per l’operazione conclusa dai militari della compagnia di Conegliano e della stazione di Susegana, il colonnello Ruggiero Capodivento, comandante provinciale dell’Arma: «Le lunghe indagini - ha spiegato Capodivento - partite da alcune segnalazioni ci hanno permesso di scoprire che le due gestrici e una giovane dipendente praticavano veri e propri rapporti sessuali».
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