Un cervo adulto investito e ucciso vicino al Piave a Maserada

L’animale, un esemplare adulto maschio con un ramo di corna molto sviluppato, stava attraversando la carreggiata, spostandosi da un vigneto all’altro

Andrea Dossi
Un cervo è stato investito vicino al Piave a Maserada
Un cervo è stato investito vicino al Piave a Maserada

Alle prime luci dell’alba di ieri, 1 ottobre, un’Audi ha investito e ucciso un cervo lungo la strada provinciale 92 a Salettuol.

L’animale, un esemplare adulto maschio con un ramo di corna molto sviluppato, stava attraversando la carreggiata, spostandosi da un vigneto all’altro.

Fortunatamente, il conducente dell’auto è rimasto illeso, sebbene il veicolo abbia riportato ingenti danni. L’episodio ha suscitato la reazione di Legambiente Piavenire, che vede nella scomparsa degli habitat la radice del problema.

«La carcassa del cervo era in un vigneto, aveva un bel palco. Probabilmente, in questo periodo riproduttivo, era alla ricerca del suo harem e di un ambiente adatto alla riproduzione.

Ci vorrebbe copertura boschiva nella golena del Piave invece di continuare a mangiare terra» spiega Fausto Pozzobon. In sostanza, per Legambiente Piavenire la creazione di una copertura boschiva fornirebbe un riparo sicuro e un ambiente riproduttivo idoneo, disincentivando gli animali dal tentare pericolose traversate stradali in cerca di partner.

Ed evitando costi agli automobilisti che possono essere di decine di migliaia di euro. L’incidente, infatti, si è verificato in piena stagione degli amori per i cervi, che si concentra tra settembre e ottobre. È in questo frangente che i maschi, spinti dall’istinto riproduttivo, sono inclini a spostamenti, aumentando il rischio di collisioni con veicoli. Per i maschi, questo è il momento di competizione e conquista: difendono un’area di pascolo e tentano di costruire e mantenere un gruppo di femmine pronte all’accoppiamento.

I bramiti rumorosi e i combattimenti con i palchi sono all’ordine del giorno, soprattutto nei “quartieri riproduttivi”, aree come la vicina Oasi Naturalistica del Codibugnolo di Salettuol, che un anno fa – sempre nella stagione degli amori – fu teatro di sfide per impressionare le femmine con segnali fisici e acustici e dove si era creato un gruppo con un maschio e qualche esemplare femmina.

Secondo Legambiente Piavenire, la soluzione risiede nel ripristino e nella tutela della vegetazione lungo il fiume, per accogliere animali che scendono a valle. «Il fiume è un corridoio ecologico – aggiunge Pozzobon – e i cervi si spostano dalla Pedemontana in giù alla ricerca di territorio, invece qui trova solo vigneti. Sarebbe utile anche per ridurre i tentativi di attraversare la strada da parte di altri animali, come tassi e cinghiali». 

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