Marocchine di Treviso in rivolta: non siamo come Ruby
"Non siamo come Ruby". E' lo sfogo di Naisrine Moulzim

Le giovani donne di origine marocchina residenti nel Trevigiano hanno portato pazienza per un po' ma adesso hanno deciso che la misura e' colma e che non e' piu' possibile sopportare di vedere associata una nazionalita' ad una figura quantomeno discutibile dome Ruby ''Rubacuori''.
Lo sfogo e' di Naisrine Moulzim, una ragazza di 28 anni dipendente di un'azienda della moda, che si e' posta alla testa di un gruppo di una quindicina di connazionali di tutte le eta' accomunate dalla crescente intolleranza per la visibilita' negativa assunta dalla escort legata, sulle cronache dei media, alle feste di Silvio Berlusconi.
''Intendiamoci, sul premier italiano non abbiamo alcun giudizio da esprimere, e' una persona adulta e faccia quello che crede. Pero' - precisa Moulzim - ci sentiamo sempre piu' offese dall'atteggiamento ostentato di Ruby ed al discredito che arreca ai danni dell'intera comunita' marocchina femminile''.
Un disagio che sara' presto trasformato, aggiunge la giovane immigrata, in una manifestazione pubblica. ''Cosa fare lo decideremo in una riunione. Senz'altro promuoveremo una raccolta di firme fra le donne marocchine e poi vedremo come esternare alla citta' e all'intero Paese la nostra insofferenza. Abitiamo qui tutte da piu' di 20 anni - conclude - e vogliamo vivere in santa pace, senza piu' il fastidio dell'equazione donna marocchina uguale Ruby''.
Argomenti:immigrazione
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