«Marianna torna, rinasceremo insieme»

Papà, mamma e fratello scrivono una toccante lettera alla ragazza di Paese scomparsa oltre tre anni e mezzo fa
Di Rubina Bon
CASALE 29/4/2005 INTERVISTE TRAFFICO interviste casale
CASALE 29/4/2005 INTERVISTE TRAFFICO interviste casale

PAESE. “Cara dolcissima Marianna”. Inizia così la lettera che mamma Emilia Michielin, papà Pierfrancesco Cendron e il fratello minore Giorgio hanno voluto scrivere a Marianna, di cui non si hanno notizie dal 27 febbraio 2013. Poche righe che la famiglia ha voluto diffondere attraverso la stampa per tenere alta l’attenzione sul caso e, ovviamente, con la speranza di raggiungere la loro figlia e sorella o qualcuno che sa dove sia la ragazza, oggi quasi ventiduenne.

Una uscita, quella dei Cendron, a pochi giorni da una data importantissima per la famiglia: “Il 30 agosto”, si legge nella lettera, “è stata la tua rinascita, sei arrivata da noi. E adesso... ci manchi tantissimo”. Il 30 agosto 2001, 15 anni fa, infatti, Marianna e il fratello minore Giorgio arrivarono nella casa di Paese dei coniugi Pierfrancesco ed Emilia al termine dell’iter per l’adozione internazionale. Nati in Bulgaria, i primi anni di vita vissuti in orfanotrofio, poi l’individuazione di una famiglia e finalmente la nuova vita. «Il 30 agosto era una data che abbiamo sempre festeggiato», spiega mamma Emilia commentando i contenuti della lettera scritta alla figlia, «Per Marianna e Giorgio è stata una seconda nascita. Invece adesso viviamo nel vuoto e nel silenzio”. Una adolescenza travagliata, quella di Marianna, segnata dalla convivenza con la malattia alimentare e con i fantasmi del passato, e poi dall’amicizia con Renzo Curtolo, il vicino di casa molto più grande di lei che l’ha ospitata nelle ultime settimane prima della sparizione. E per la mamma, il papà e il fratello Giorgio è stato l’inizio dell’incubo. Prosegue la lettera a Marianna: “Dove sei? Come ti troviamo? Dove possiamo raggiungerti? Sono quasi 4 anni che non abbiamo più tue notizie e questo ci sta consumando. Non sappiamo se stai bene o male, se vorresti ritrovarci oppure no. Vorrei abbracciarti, pettinarti i capelli, andare a visitare una città, fare due chiacchiere tra donne. Ma abbraccio solo il vuoto, vivendo solo di ricordi. E se torni, e vorremmo proprio che tu tornassi, rinasceremo insieme. Ricostruiremo progetti, parole, pensieri, la vita: la tua e la nostra”. Le righe sono firmate “Papà, mamma e Giorgio”.

Sul fronte delle indagini, intanto, i genitori confermano come non ci siano novità. I legali della famiglia stanno analizzando i tabulati telefonici dei due cellulari di Marianna e delle persone a lei legate.

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