Manildo si candida Il partito di Bersani lancia il suo sindaco
È ufficiale: da ieri Giovanni Manildo è candidato alle primarie del Partito democratico che si terranno a ottobre per la scelta del candidato sindaco di Treviso per le elezioni della primavera 2013. Manildo, avvocato quarantenne, (in foto mentre inaugura le sede del Pd) segretario cittadino del Pd, di fatto è «il» nome proposto dal Pd al proprio elettorato, anche se le primarie sono aperte a tutti e contano infatti già le candidature ufficiali di Ciro Perusini e dell’outsider Zanata, appena iscrittosi al Pd. Ovvio: sarà candidato chi uscirà vincitore dalle primarie e, sulla carta, possono sempre esserci delle sorprese. Però Manildo ci crede, e il partito con lui. E si presenta così: «Come iscritto al Pd e militante convinto di quella ampia comunità di cittadini che vuole una politica idealmente, concretamente e moralmente diversa rispetto a quella che ha minato ogni fiducia nella cosa pubblica, e radicalmente alternativa a coloro che da un ventennio governano la città, ho deciso di partecipare alle primarie aperte del 13 e 14 ottobre promosse dal Pd. Primarie non di partito», sottolinea Manildo, « né di coalizione di partiti ma che, nello spirito delle iniziative del cantiere Treviserò, possiamo giustamente definire aperte e di area. Aperte a tutta l’area rappresentata dalla comunità di cittadini che avverte la necessità di dotare Treviso di una amministrazione all’altezza dei tanti bisogni della città e che crede fortemente nella possibilità di realizzare questo essenziale obbiettivo. Aperte a tutta l’area di chi sente, forte, l’esigenza di una alternativa, di una scossa a un’amministrazione, formata da Lega e Pdl, spesso immobile, che ha rinunciato a governare i cambiamenti lasciando ad altri soggetti mano totalmente libera. Rinunciando così a proporre una visione propria di città in ogni campo». (a.z.)
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