Vallata Sana acquista i terreni per toglierli alla viticoltura
L’associazione ha già firmato i preliminare per un bosco vicino ai laghi. Lisa Trinca lancia l’appello: «Chiunque può contribuire a salvare la natura»

Ai volontari dell’associazione Vallata Sana, che recentemente ha raggruppato alcune realtà dell’ambientalismo che operavano in ordine sparso, non basta fare da sentinelle del territorio. Né a loro né alle Mamme di Revine che anni fa si sono costituite in Comitato.
La difesa dei laghi di Revine e Tarzo e la salvaguardia della salute dai pesticidi utilizzati nei vigneti (e in altre colture) deve, a loro avviso, fare un salto di qualità. Ecco, dunque, che Vallata Sana vuole comprare i terreni attorno ai laghi di Tarzo e di Revine per difenderli da viticoltura e pesticidi.
L’appello
«Acquistiamo terreni per contrastare la strumentalizzazione delle aree protette a beneficio di progetti turistici e speculativi» fanno sapere dall’associazione.
«L’obiettivo è chiaro: tutelare il paesaggio e la sua integrità, impedendo che territori di alto valore ambientale e culturale vengano sfruttati per interessi economici a breve termine. Acquisire direttamente i terreni significa poterli preservare, gestire in modo partecipato e restituirli alla collettività come bene comune». In pochi giorni l’Associazione ha raccolto risorse tali da consentire – come assicura Lisa Trinca, l’anima dell’iniziativa – l’acquisizione di due terreni vicino ali laghi e di un bosco. Erano stati messi in vendita dai proprietari.
Preliminari già firmati
«Abbiamo sottoscritto i preliminari grazie alle disponibilità di privati cittadini di Revine e Tarzo, ma anche di altri Comuni, e di aziende sensibili alla preservazione e della naturalità di questi ambienti». Nessuna indicazione pubblica su quali siano i prossimi obiettivi per evitare rilanci da parte di privati.
Le aree protette
«Abbiamo scelto di acquistare i terreni dentro un’area protetta, non per farne proprietà, ma per liberarli», aggiunge Trinca, «per sottrarli alla speculazione, all’abbandono, al degrado mascherato da sviluppo. Perché quei terreni non sono “nostri”: appartengono a tutti. Sono parte di un ecosistema fragile, vitale. Sono parte della Rete Natura 2000, la più grande rete di aree protette d’Europa, istituita per custodire habitat naturali e biodiversità, secondo le Direttive Habitat e Uccelli».
Quindi, sono territori da difendere, non da mercificare. «Oggi però, questi territori sono sotto attacco. In Italia, tra semplificazioni normative, deroghe ambientali e accelerazioni dettate dal Pnrr, si tenta di smantellare pezzo per pezzo le tutele conquistate in decenni di lotte e consapevolezza ecologica.
Le aree protette vengono presentate come un ostacolo alla crescita. La natura come intralcio. L’acqua come risorsa da sfruttare. Il paesaggio come vuoto da riempire». L’associazione Vallata sana si propone quale punto di riferimento e di aggregazione culturale e politica per i cittadini dei comuni di Tarzo, Revine Lago, Cison di Valmarino, Follina.
In particolare l’associazione coordina l’azione del Comitato Difesa Laghi di Revine e aderisce alla Marcia Stop Pesticidi «con l’obiettivo di contrastare e contenere l’espansione della monocoltura e l’uso dei pesticidi di sintesi dei pesticidi che rappresenta un rischio per la salute pubblica, contribuendo a malattie croniche e danni ambientali che minano il benessere delle persone e degli ecosistemi». —
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