Maltempo, il Bacchiglione esonda e allaga Vicenza. Chiusa l'A4

L'autostrada è bloccata nel tratto tra i caselli di Montebello e Verona Est a causa degli allagamenti nel veronese. Nessuna via di comunicazione con Milano, problemi sui treni. Vicenza allagata
Un mare d'acqua si e' rovesciato sul Veneto, messo in ginocchio dalle piogge alluvionali degli ultimi due giorni e dalle esondazioni dei fiumi nel vicentino e nel veronese. La regione e' tagliata in due: l'autostrada A4, sommersa dalle acque dell'Alpone, e' chiusa dalla prima mattinata tra Vicenza e Verona. Potrebbe restare bloccata almeno fino a domani. Le carreggiate dell'arteria che attraversa da est a ovest il Veneto sono sommerse da 60 centimetri d'acqua, trasformate in un grande lago. Proprio la chiusura della A4, e con le conseguenti code formatesi per le uscite obbligatorie, e' alla base di un incidente mortale avvenuto all'altezza di Soave (Verona). Una Porsche, il cui conducente non si era accorto della coda, e' piombata sulle vetture ferme in colonna, uccidendo una donna su una Fiat Punto. Molti sono gli sfollati. Un migliaio solo nei paesi del veronese lambiti dall'Alpone e dall'altro fiume esondato, il Trampigna. Tutta gente che ha trovato riparo nei palazzetti dello sport di San Bonifacio e Soave. Centinaia sono anche le persone fatte evacuare dalle loro case a Vicenza. Nel capoluogo berico c'e' la situazione piu' drammatica: la citta' e' paralizzata dall'esondazione del fiume Bacchiglione, che ha allagato circa il 30% del capoluogo. L'acqua non ha risparmiato il Teatro Olimpico, gioiello architettonico del Palladio, sommergendo gli scantinati. Il Bacchiglione e' entrato nelle strade del centro storico e ha reso inaccessibili tutti gli accessi nevralgici alla citta'. Il sindaco, Achille Variati, ha diramato un appello ai cittadini a non usare le auto per alcun motivo, e intanto domani tutte le scuole rimarranno chiuse. Migliaia di sacchi di sabbia sono stati messi a protezione delle aree piu' esposte, come l'ingresso dell'ospedale San Bortolo. Peggio ancora e' andata a Caldogno, dove l'esondazione del Bacchiglione ha scaricato un mezzo e metro di acqua sul paese. Qui si e' temuta la tragedia. Un uomo, sceso nella cantina di casa proprio mentre il fiume straripava, era stato dato per disperso. L'hanno ritrovato sano e salvo i vigili del fuoco poche ore dopo. L'uomo, un cinquantenne, era riuscito a spostarsi in tempo, rimanendo pero' bloccato dalla forza della corrente. I pompieri l'hanno tratto in salvo con un mezzo anfibio. Frane e smottamenti provocati dalla pioggia sono segnalti nel vicentino un po' ovunque. La massa d'acqua scaricatasi al suolo nella fascia pedemontana veneta in 48 ore e' impressionante: le centraline di Recoaro Terme e Castana (Vicenza) hanno segnato quantitativi cumulati di circa 350 millimetri di pioggia. Gli allagamenti hanno messo in crisi anche i collegamenti ferroviari: dal pomeriggio sono interrotte le linee Vicena-Schio e Vicenza-Treviso. I danni materiali causati dal maltempo in Veneto sono ingenti, nell'ordine di diversi milioni di euro. Difficile capire quando la situazione potra' tornare alla normalita' soprattutto per la viabilita'. Tutta la zona tra Vicenza e Verona est e' al collasso. La strada regionale 11 e' stata chiusa e riaperta piu' volte. La Polstrada, che con i vigili del fuoco e gli uomini della protezione civile sta lavorando incessantemente dalla scorsa notte, ha istituito tutta una serie di deviazioni obbligatorie sulla A4, perche' tutti i caselli tra padova e Vicenza sono chiusi. I percorsi alternativi, per chi e' diretto a nord, portano ad un lungo giro che dalla A4 porta gli automobilisti sulla A13, la A14 e infine il rientro sulla A22 del Brennero.
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