Maestro di scacchi accusato di pedofilia

Circolo Vergani nella bufera. Per l’uomo disposto l’obbligo di dimora, il pubblico ministero ne aveva chiesto l’arresto

MONTEBELLUNA. Un maestro di scacchi di uno dei circoli più prestigiosi d’Italia, il «Vergani» di Montebelluna è finito sotto inchiesta per pedopornografia. Il pubblico ministero di Venezia Raffaele Incardona aveva chiesto il suo arresto, ma il giudice lagunare Roberta Marchiori ha invece ritenuto di firmare un semplice obbligo di dimora per il noto scacchista, scrivendo che i fatti a lui contestati e riferiti da alcuni suoi allievi risalgono a qualche anno fa. Il sessantenne verrà interrogato lunedì mattine negli uffici giudiziari di Piazzale Roma dal magistrato e ha già nominato il difensore, si tratta dell’avvocato di Conegliano Carlo Broli. Naturalmente è necessario attendere di conoscere quale sarà la sua difesa per capire se e quali responsabilità abbia.

A far scattare le indagini è stata la segnalazione della madre di un allievo del circolo montebellunese: ha trovato nel computer del figlio un video pornografico e ha chiesto spiegazioni. Il ragazzo, grazie alle insistenze della madre, ha confessato che era stato il maestro a passarglielo. Immediatamente le forze dell’ordine hanno chiesto e ottenuto un provvedimento dalla magistratura in modo da poter perquisire l’abitazione dell’uomo e in casa sua hanno trovato un video, questa volta con protagonista lui e due allievi del circolo «Vergani», un video che risaliva al 2008, quando i due ragazzi non avevano più di 15 anni. Le indagini successive hanno permesso, infine, di raccogliere, la testimonianza di un ragazzo, il quale ha raccontato che durante un torneo svolto lontano da Montebelluna, il maestro lo avrebbe spinto ad avere un approccio sessuale, carezze, toccamenti, masturbazione. I fatti riferiti dal giovane risalivano all’anno 2011.

Subito è stata coinvolta la Procura, ma l’inchiesta da Treviso si è spostata a Venezia, perché è stato contestato al maestro di scacchi il grave reato di pornografia minorile, per il quale è competente la Procura distrettuale, quella appunto lagunare. L’accusa riguarda chiunque sfrutta minori degli anni diciotto al fine di realizzare esibizioni pornografiche o di produrre materiale pornografico. Sono in corso altri accertamenti per stabilire se l’indagato abbia avuto rapporti con altri ragazzi, anche per la facilità, grazie alla sua attività, con cui entrava in contatto con i giovani. Era lui, infatti, che propagandava l’attività del circolo scacchistico montebellunese nelle scuole medie e superiori dell’intera provincia della Marca. Le squadre dei giovani del «Vergani» hanno conquistato trofei non solo in Italia, ma anche in mezza Europa.

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