Maber, crac da 50 milioni: indagato Vanin

VILLORBA. Claudio Vanin, imprenditore 47enne titolare della Maber, è accusato dalla Procura di Treviso di bancarotta fraudolenta per distrazione. Il colosso degli impianti elettrici di Castrette di VIllorba era fallito nel febbraio 2012. Il sostituto procuratore Valeria Sanzari, titolare del fascicolo, ha iscritto il nome di Vanin nel registro degli indagati a seguito del crac da 50 milioni di euro che ha investito tutte le aziende del gruppo (Maber Impianti srl, Maber Immobiliare srl, Polinext srl, Maber Commerciale srl e Flaver srl), tutte società che sono state dichiarate fallite tra il febbraio e il maggio 2012. Secondo l’accusa la chiusura delle aziende sarebbe strettamente collegata all’accentramento del potere gestionale, ai costi eccessivi, agli sconfinamenti di fido e al tenore di vita di Vanin, socio o amministratore unico di tutte le ditte. Dopo due anni di indagini della Guardia di Finanza, gli inquirenti avrebbero individuato distrazioni patrimoniali per circa 50 milioni di euro, tra debiti maturati con le banche, i fornitori e l'erario. La società Maber, nel corso della sua attività, aveva all’attivo svariate realizzazioni di prestigio: da Palazzo Giacomelli al nuovo magazzino automatizzato della Benetton a Castrette, dallo stabilimento in Croazia sempre per il colosso trevigiano dell’abbigliamento allo stadio di rugby di Monigo fino al porto San Rocco di Muggia. Lavori anche all’estero: l’azienda di Villorba aveva curato il sistema di luce di due ospedali e di un palazzo del ghiaccio in Kazakistan e del palazzo del Governo e della residenza presidenziale in Kosovo. A complicare la situazione già grave di crisi di liquidità (che avrebbe portato al crac) si era poi inserito il contenzioso legale tra la Maber Immobiliare e il Comune di Villorba per le lungaggini sul rilascio dell’agibilità della nuova sede della ditta, complesso da 35 milioni di euro a Castrette. Nell’agosto 2013 un decreto ingiuntivo aveva imposto alla Maber di pagare 2,5 milioni di euro al Comune. I soldi devono essere utilizzati per ultimare il restauro della barchessa di Villa Giovannina e il parcheggio di Fontane. Si tratta in realtà di tre fidejussioni, una intestata a Maber Immobiliare da 1.944.881 euro. La Maber fallì nel febbraio del 2012, schiacciata da sette milioni di debiti e tredici milioni di crediti mai riscossi. Ottanta dipendenti in tutto, senza stipendio da sette mesi, poi finiti in cassa integrazione. La Maber, fondata nel 1988 da Claudio Vanin, era specializzata nella realizzazione di impianti elettrici. Realizzò alcuni dei più importanti lavori nel Veneto e in Europa. Prestigiose le committenze: dagli stabilimenti del Gruppo Benetton a Castrette e in Croazia a villa Pastega sede di Fabrica; dal parco scientifico Vega al parcheggio del Tronchetto.
Giorgio Barbieri
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso