Lutto a Tarzo e Carpesica: oggi l’ultimo saluto a Maila

TARZO. Da una giovane vita spezzata fioriscono i fondi per la ricerca. Maila Casagrande, 24 anni appena, stroncata da una rarissima malattia genetica, lascia un ultimo atto di generosità. La famiglia ha infatti deciso di devolvere le offerte raccolte al suo funerale all’Università degli studi di Trento, dove lei stessa si era rivolta per tentare una cura.
«Daremo i soldi al Cibio, il Centro di biologia Integrata», racconta Davide, fratello di Maila, «dove è stata scoperta una possibile cura contro il cancro». Servono però donazioni, per poter andare avanti con la sperimentazione. Questa nuova terapia , scoperta a gennaio da da un team dell'Università di Trento, riuscirebbe a curare il Dna malato che genera il cancro.
Nel centro è stata realizzata una molecola in grado di neutralizzare il Dna malato, correggendolo con assoluta precisione. «Solo che i fondi sono pochi», conferma Davide, «e i ricercatori hanno bisogno di sperimentazioni per procedere».
Maila, purtroppo, aveva scoperto di avere una rarissima malattia genetica che aveva devastato tutto il suo corpo. «È una malattia rara, e in lei lo è stata ancora di più, perché non si è sviluppata solo in alcune parti del corpo, ma ovunque», racconta il fratello. Le prime avvisaglie circa un anno fa. Maila aveva iniziato ad accusare dolori alla schiena. Una mattina si è svegliata e non è più riuscita a camminare. Dopo i primi controlli all’ospedale di Treviso, le era stata riscontrata questa malattia rarissima.
Lei e la sua famiglia non si sono però persi d'animo. Hanno cominciato a peregrinare per gli ospedali più attrezzati. Maila si è recata perfino a Milano e Vicenza. In questo calvario, tra speranze e delusioni, si sono rivolti anche all’Università Trento, dove a gennaio è stata scoperta la nuova cura. «È stato provato di tutto», racconta Davide, «saremmo andati anche all’estero, ma purtroppo non c'era alcuna cura fattibile per mia sorella».
La giovane commessa si è così spenta domenica, all'ospedale di Vittorio Veneto, lasciando nello sconforto il marito Valentino Basile, che aveva sposato appena quattro mesi fa. La notizia ha lasciato sotto choc due comuni: Tarzo, suo paese d'origine, e Vittorio Veneto, dove la giovane era andata ad abitare da poco nella frazione di Carpesica.
La bella e sfortunata commessa lavorava in un negozio Benetton nel centro di Vittorio Veneto. Per un periodo aveva fatto la parrucchiera a Tarzo. Prima della scoperta della malattia, era una ragazza che scoppiava di salute, solare, dolcissima e con tanti progetti in testa.
«Immaginava una vita serena, le piaceva viaggiare, trovare la persona dei suoi sogni», dice il fratello, «e l’aveva trovata in Valentino, suo marito. Aveva puntato tutto sugli affetti e sulla famiglia, a cui voleva bene».
«Mia figlia è stata coraggiosa», fa eco papà Stefano, «ha voluto sposarsi, nonostante tutto. Era una ragazza splendida che ha avuto accanto a sé un marito premuroso e meraviglioso, anche durante il calvario della malattia».
I funerali saranno celebrati oggi alle 15 nella chiesa parrocchiale di Tarzo.
A renderle l'ultimo straziante saluto sarà tutto il paese, e non solo. Maila lascia il marito Valentino, il papà Stefano, la mamma Vania, i fratelli Davide e Isaia.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso