«Lutrano finita sott’acqua per salvare il parco Stella»

FONTANELLE. Una settimana dopo la piena del Monticano, crescono le polemiche sulla gestione dell’emergenza. L’acqua della Lia sarebbe stata lasciata uscire dalla parte di Fontanelle per salvare l’area del parco Stella e Oderzo dall’alluvione. Giuseppe Romano, presidente del Consorzio, si richiama ai disciplinari, che impongono di spegnere le idrovore quando il limite massimo è stato superato. In questo caso il Monticano non avrebbe più potuto reggere. Il sindaco di Fontanelle Ezio Dan, ringrazia i volontari della Protezione Civile e gli alpini, la ditta Biemme che ha messo a disposizione i capannoni, i tanti cittadini che hanno collaborato, ma punta il dito contro il Genio Civile e il Consorzio Piave. «Fontanelle e Lutrano», afferma, «si sono salvate grazie a una sinergia perfetta e già rodata dei volontari perché altrimenti, specialmente a Lutrano, le abitazioni sarebbero state invase dell’acqua. E non siamo stati avvertiti. Ancora una volta abbiamo visto la carenza di concertazione fra gli enti preposti al controllo». In via Bornia, in via dei Morti, a Saccon di Lia, i volontari hanno portato sacchi di sabbia da mettere davanti alle soglie delle case. Hanno alzato gli argini del Lia, con un cordone lungo 150 metri di sacchetti di sabbia. «Il Parco Stella si è salvato da danni maggiori per il semplice motivo che l’acqua del canale Dolza è andata verso le abitazioni di Fontanelle», dice il sindaco Dan, «Posso capire che si scelga il male minore: mandarne sotto cinque per salvarne 500, però il sindaco doveva essere avvertito. Nessuno ha avvisato il primo cittadino di Fontanelle che così avrebbe potuto mettere in salvo i suoi cittadini. Sembra», insiste il sindaco, «che questo allagamento nel centro di Lutrano destra Monticano, sia dovuto allo spegnimento di un’idrovora». Il fiume Lia è esondato anche dalla parte del Parco Stella superando gli argini per circa 15 centimetri. L’acqua uscita era l’acqua del Monticano che risaliva perché scorreva a un livello superiore a quello del Lia.
Il presidente del Consorzio Piave Romano afferma: «Sono meravigliato che il sindaco Dan dica questo perché lui sa che c’è un disciplinare da rispettare. Quando c’è la possibilità che si rompano gli argini del Monticano, come domenica scorsa, non è ammesso immettervi acqua. E vanno spente le idrovore. Si chiama “franco di sicurezza”. C’era pericolo concreto che si rompessero gli argini del Monticano. Sono andati sotto gli scantinati, ma perché si è costruito in modo improprio».
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