«Luciani ucciso dai massoni» Toni Da Re (Lega) ci crede
VITTORIO VENETO. Duro attacco di Toni Da Re, già sindaco di Vittorio Veneto e segretario nazionale della Lega Nord, alla massoneria: «Non solo qualcuno di loro ha voluto la morte del 'nostro' papa Luciani, ma adesso i massoni ci stanno infiltrando i profughi per minare la nostra identità culturale e religiosa». A sostenerlo è Da Re, partendo da alcuni indiscrezioni giornalistiche che, ancora una volta, attribuirebbero ad incappucciati 'deviati' la morte di Albino Luciani, per 10 anni vescovo di Vittorio Veneto, salito al soglio pontificio e «dimostratosi subito un tenace difensore della fede». Luciani, secondo alcuni, non andava bene per quell'autonomia che aveva dimostrati anche a Vittorio Veneto, a quegli ambienti vaticani ed italiani che volevano mantenere lo 'status quo', soprattutto nell'ambito delle finanze. Secondo Da Re, apparterebbero a questa parte della massoneria anche coloro che stanno requisendo le ex caserme «come accadrà a Vittorio Veneto, per portarvi gli immigrati, con il compito di destabilizzare» sempre secondo l'ex sindaco «la nostra società. In questi giorni ho visto il sindaco di Vittorio Veneto molto turbato e suppongo che il motivo possa essere proprio quella della requisizione di qualche area militare». (f.d.m.)
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