Luci di Natale, niente aiuti dalle banche

Gli istituti di credito rispondono “picche” all’appello del Comune, il centro cittadino rischia di far festa senza luminarie
MESTRE 15/12/2006 Mercatino di Natale P.zza Ferretto (c) Bertolin M. richiesto da PELLICANI - MESTRE 15/12/2006 Mercatino di Natale
MESTRE 15/12/2006 Mercatino di Natale P.zza Ferretto (c) Bertolin M. richiesto da PELLICANI - MESTRE 15/12/2006 Mercatino di Natale

di Matteo Marcon

MOGLIANO

Il Comune al verde chiede aiuto alle banche del centro per le luminarie di Natale: gli istituti rispondono “picche”. Allarga le mani sconsolato l'assessore alla cultura e alle attività produttive Giorgio Copparoni se gli si chiede quali iniziative promuoverà il Comune per rilanciare il centro in occasione delle imminenti feste natalizie. Mentre proprio nei giorni scorsi venivano installate le prime luci di Natale sotto ad alcuni portici del centro, finanziate dai commercianti, l'amministrazione deve fare i conti invece con la difficile crisi delle casse dell'ente. In linea con le iniziative di finanza creativa registrate negli ultimi mesi, l'assessore Copparoni circa tre settimane fa ha spedito una lettera a tutte le banche del centro storico chiedendo loro un contributo per poter sostenere i costi della corrente e dell'allestimento natalizio. «L'idea è quella di sostenere l'installazione di tre grandi alberi di Natale in piazza Caduti, in piazza Pio X e in un altro luogo – spiega Copparoni – e di poterli illuminare a festa». Se ormai lo stato dei conti del comune, che costringe gli assessori ai salti mortali quando non all'elemosina, da mesi non fa più notizia, di certo sorprende il quasi totale disinteresse delle banche moglianesi sulla questione: «Hanno occupato militarmente il centro storico – fa notare Copparoni – e immaginavo almeno che potessero essere interessate a renderlo più vivibile e accogliente durante il periodo natalizio. Così più di due settimane fa ho spedito una lettera ai direttori di filiale chiedendo loro un contributo, con un importo indicativo di 400 euro. Solo due istituti, hanno dato la loro disponibilità, dagli altri non ho ricevuto alcuna risposta». Rischia dunque di essere un Natale ancora più triste di quelli precedenti, quello moglianese. «Su una quindicina di banche che ormai operano stabilmente nel nostro centro storico mi aspettavo qualche adesione in più – commenta Copparoni – spero che nei prossimi giorni arrivino comunque i primi riscontri». Insomma il credit crunch, la crisi del credito, investe anche il Natale. Oltre al rischio di non avere i consueti “addobbi” si aggiunge poi la decisione di spegnere molti lampioni delle strade del centro, dettata più che dal rigore sui conti, dal rischio di sforare per il secondo anno consecutivo dal patto di stabilità. Nel comune di Mogliano sarà dunque un “Natale a luci spente”, ma non certo per sensibilità verso i temi del risparmio energetico. Se ne rammarica anche il primo cittadino, Giovanni Azzolini, che se la prende in particolare con le banche: «In un periodo di crisi generale del nostro paese, causata proprio dagli istituti di credito – commenta – sarebbe stato bello che almeno sul territorio dessero un segnale positivo. È la seconda volta che chiediamo il loro concorso: da più parti si dice che le banche hanno ucciso il centro storico, questa poteva essere un'occasione giusta per supportare la nostra comunità».

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