L’Ordine dei medici: «Prezzi troppo ridotti»

I conti non tornano. Sette euro a ecografia «sono appena sufficienti ad accendere il macchinario». Giuseppe Favretto, presidente dell’Ordine dei Medici di Treviso, esprime non poche perplessità su un’offerta tanto economica. «Noi dobbiamo controllare la qualità della prestazione; quindi se tutto funziona perfettamente non interveniamo. Da quando con il decreto Bersani si sono liberalizzate le tariffe, se una struttura vuole offrire a 1 centesimo una prestazione sanitaria è libera di farlo, purchè venga eseguita correttamente», prosegue Favretto indicando la linea di condotta dell’Ordine. Ma se fino a poco tempo fa, le prestazioni sanitarie offerte su Groupon a Treviso riguardavano perlopiù pulizia dei denti, otturazioni e poco altro, ora l’offerta si sta ampliando, di molto. «Come Ordine siamo molto perplessi che si offrano prestazioni a prezzi che appaiono antieconomici», prosegue. «Quella delle 7 ecografie a 49 euro è veramente stracciata. Si fa fatica a capire come possano tornare i conti. Un macchinario base costa attorno ai 50 mila euro, non è facile ammortizzare la spesa con quelle tariffe». Ma tra Groupon e l’Ordine dei medici è guerra aperta da tempo. Se a Treviso, eccezion fatta per l’odontoiatria, le prestazione sanitarie “sottocosto” rappresentano una novità, nelle città più grandi sono arrivate da tempo. E lo scontro non ha tardato a esplodere. A Bologna l’Ordine dei medici della città ha messo sotto indagine i colleghi che hanno utilizzato Groupon per offrire servizi a prezzi scontati. Sono stati mossi alcuni richiami e minacce di sospensione. Ma nelle stesso periodo anche la Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri aveva presentato una denuncia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (l'Antitrust) contro i responsabili italiani di Groupon, e aveva chiesto l’intervento dell’allora ministro alla Salute Ferruccio Fazio. «L’intero mercato della salute subisce un danno poiché passa un messaggio che induce a credere che le prestazioni mediche abbiano costi vivi risibili e le stesse aziende sanitarie speculino, considerati i costi dei ticket superiori al costo delle prestazioni che loro offrono», si legge nella lettera. Groupon aveva a sua volta risposta con un'altra denuncia all’Antitrust, in quanto la Federazione nazionale avrebbe boicottato il lavoro della società. (f.c.)
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