Lo skate-park è realtà: ci pensa Officina 31021

MOGLIANO. Promessa mantenuta, anche se con quattro anni di ritardo ed è superfluo ricordare che ci si arriva sul filo di lana elettorale. L’importante, per gli appassionati della rotellistica in ogni sua forma, era arrivarci.
Sabato 20 aprile torna in funzione l’area skate di via Colelli: a gestirla sarà l’associazione Officina 31021 che rilancia così la propria presenza nel territorio. «Dietro alla grande festa che faremo» commenta con soddisfazione il consigliere Giacomo Nilandi «c'è una grande lotta che sono fiero di aver condiviso con tutti i suoi protagonisti. Questo nuovo skatepark sarà sorpattutto uno spazio sociale, un regalo per tutta la città. Grazie a 90mila euro di investimenti pubblici da parte della nostra amministrazione comunale abbiamo garantito agibilità e strutture idonee in questo spazio di sport e incontro».
Un ulteriore vanto di questo progetto» aggiunge Nilandi «è rappresentato dal fatto che si concretizza ancora una volta l’esperienza virtuosa di autogestione giovanile dal basso che a Zerman da alcuni mesi sta già dando ottimi frutti».
L’ex pista di pattinaggio, torna ad essere fruibile dagli appassionati di skate. Il processo che giunge a compimento in questi giorni ha dovuto attraversare diverse fasi procedurali.
Il primo passo, dopo la fase di abbandono, ha coinciso con la costituzione di un solido gruppo di autogestione ottenuto dalla fusione di diverse realtà giovanili in ambito locale. Officina 31021 è infatti la somma di associazione Nitepark, di associazione Mogliano Hc Skateboarding (precedente gestore dell’impianto) e del gruppo Seekers. Ricostruito il gruppo di gestione si sono anche dovute ricostruire le rampe e le condizioni di utilizzo: il comune ha fornito i nuovi allacciamento elettrici necessari al funzionamento dell’impianto ma anche il sistema di illuminazione che consente di sfruttarlo al buio della sera, e ha trasferito nell’area un container (precedentemente in uso alla croce rossa) che fa da “fabbricato” di riferimento. I giovani volontari infine hanno ricostruite le strutture necessarie per le acrobazie su ruota. —
Matteo Marcon
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso