Lite nel negozio: commesso pestato e rapinato

Un 25enne in preda all’ira voleva la restituzione dei soldi Al rifiuto, l’esplosione di violenza. E’ stato denunciato
Man's legs stretched out on bed, blurred, hand pointing romate control in foreground
Man's legs stretched out on bed, blurred, hand pointing romate control in foreground

 Bloccato, pestato e rapinato perchè il telecomando che aveva venduto il giorno prima non funzionava. E’ successo a un sessantenne negoziante di Mogliano Veneto, titolare di una ferramenta, che si è ritrovato a terra con una costola rotta mentre i suoi aggressori fuggivano dal negozio dopo aver svuotato la cassa.

I fatti risalgono allo scorso 8 novembre, ma sono venuti a galla solo ieri, quando si è conclusa l’attenta indagine degli uomini del nucleo operativo dei carabinieri di Treviso. A furia di verifiche incrociate, controlli, rilievi fotografici sono riusciti a risalire al responsabile della violenta rapina. E’ un nigeriano di 25 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti di furto. La compagna che era con lui il giorno della rapina invece è ancora in corso di identificazione ma a detta degli investigatori avrebbe avuto un ruolo marginale.

Tutto è iniziato dopo l’acquisto di un telecomando universale da 30 euro. Il nigeriano l’aveva acquistato regolarmente, ma una volta arrivato a casa si è reso conto che non funzionava. Di qui, il giorno dopo, è tornato nel negozio di Mogliano per chiedere la restituzione del denaro. a quel punto è scattato il litigio. Il commerciante si è rifiutato di restituire i soldi dicendo che la procedura corretta prevedeva che il telecomando (in garanzia) venisse spedito in officina per il controllo ed eventuialmente sostituito. Ma il nigeriano, che era in compagnia di una donna, non ha voluto sentire ragioni. «Voglio i soldi!» avrebbe urlato più volte, fino a far cedere il sessantenne.

Quando questi si è girato verso la cassa però, la donna l’ha preso alle spalle e immobilizzato permettendo al 25enne di assestargli due pugni in pancia e poi, a terra, un calcio alle costole. Mentre il negoziante rimaneva a terra senza fiato, il 25enne apriva la cassa, prendeva 120 euro, arraffava uno stendino, una stufetta e un asse da stiro e si dileguava rapidamente con la donna.

Ripresosi, il sessantenne ha raggiunto il telefonino e chiamato i carabinieri. Quando sono arrivati sul posto ha raccontato l’accaduto ammettendo però di non sapere chi fosse il giovane. Ai militari è occorso un mese e mezzo di indagine per risalire all’identità dell’aggressore che ieri è stato denunciato a piede libero e adesso dovrà rispondere del suo folle gesto davanti al tribunale di Treviso.

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