L’Ipsia è occupato Seicento studenti preoccupati dai tagli

CASTELFRANCO. Prosegue l'occupazione all'Ipsia Galileo Galilei. L'istituto professionale con sede in quartiere Avenale da lunedì mattina è occupato dagli studenti. Si tratta in realtà di un'autogestione nella quale i ragazzi si sono organizzati per fare attività alternative. Assemblee, lezioni di recupero e laboratori di discussione. «Siamo preoccupati dai tagli continui che ci sono per le scuole pubbliche», spiegano gli studenti, «e dalla situazione del nostro istituto. Ci sono laboratori che presentano alcune carenze dal punto di vista dei macchinari. Molte classi inoltre sono costrette a cambiare aula di lezione di continuo, per motivi di organizzazione delle lezioni». Una decina di studenti ha dormito a scuola lunedì sera. Ieri notte il numero è cresciuto arrivando a una ventina. Oggi gli studenti si riuniranno in assemblea per decidere come procedere. L'autogestione potrebbe concludersi oggi, ma non è escluso che potrebbe proseguire nei prossimi giorni. «Ci sono 600 studenti divisi in 28 classi nel nostro istituto», spiega il dirigente scolastico Vincenzo Gioffrè, «le aule sono 18, ma ci sono anche i laboratori. Ogni classe fa mediamente 20 ore di laboratorio a settimana, per cui è normale che metà delle lezioni avvengano in laboratorio. Una carenza di aule non c'è. È vero che su certe attrezzature di laboratorio è necessario fare delle riparazioni che a volte possono essere molto costose. La scuola interviene con i mezzi che ha, se si tratta di piccoli interventi si fanno subito. Per interventi più grandi invece non è sempre possibile intervenire immediatamente». Nei prossimi giorni si annunciano altre occupazioni in altri istituti della città. (d.q.)
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