L'imprenditore montebellunese: «Italia complicata, ora lavoro a Malta»

MONTEBELLUNA. Non ha ancora le proporzioni bibliche dell’esodo ma certamente è la punta di un iceberg. Che si riscontra nelle parole di Corrado Tiziano, 69 anni di Caerano, uno dei più conosciuti costruttori del Trevigiano. Da qualche mese la sede legale della sua impresa principale si trova a Malta, dove si è costituita la Tiziano construction Ltd: «Due terzi del mio fatturato è là e due terzi dei miei dipendenti sono là» dichiara Corrado Tiziano con ritrovato orgoglio per l’importante lavoro che l’impresa sta concludendo in questi giorni: un centro commerciale nella cittadina di Mellieha, nella punta settentrionale dell’isola. Un lavoro da cinque milioni di euro, autorizzato in tempi brevi, realizzato in nove mesi mettendo a frutto i quarant’anni di esperienza in Italia. Ottenuto grazie all’intercessione di un architetto di Zero Branco, Andrea Scremin, e di un ingegnere di Montebelluna, Gabriele Sernagiotto, anche loro interessati ad aprire uno studio professionale a Malta dopo aver mostrato cosa sanno fare gli italiani. «L’Italia è un paese sempre più complicato, prigioniero delle sue burocrazie, si fa sempre più fatica a lavorare» spiegano progettista e imprenditore. «Per questo ci siamo detti: perchè no? E a Malta, dove c’è molto lavoro da fare, la nostra professionalità viene riconosciuta». Non è - spiegano - solo un problema di tassazione (comunque interessante, la pressione fiscale è la metà rispetto all’Italia) ma è soprattutto la delusione per il sistema Italia.
Così a Malta, grazie a progettisti e imprese trevigiani, è nato il supermercato Belleview con parcheggi, negozi, diciotto appartamenti e cinque superattici: «Un lavoro relativamente complesso - spiega Corrado Tiziano – perchè abbiamo realizzato cinque piani sotto terra ed altri cinque sopra, scavando per 18 metri nel sottosuolo. A Malta abbiamo portato le nostre capacità e i nostri artigiani: idraulici, elettricisti, pavimentisti, falegnami sono tutti trevigiani. Artigiani che lavorano con noi da molti anni». Qualcuno di loro sta pensando di aprire a Malta. «I maltesi hanno una proverbiale correttezza - aggiunge – sono persone di parola: il mio contratto è stata una stretta di mano. Poi sono aperti a vedere soluzioni architettoniche e tecniche costruttive nuove, diciamo che ne hanno un po’ bisogno. Con loro bisogna essere corretti: altrimenti il giorno dopo sei fuori». Conferma Gabriele Sernagiotto, l’ingegnere che con il suo studio ha seguito il lavoro, inaugurato nei giorni scorsi e che ha visto impegnato il capocantiere Franco Pellizzari da Trevignano, la Termoidraulica Filippetto di Istrana e la Parolux di Caerano: «A Malta non c’è la cultura progettuale italiana, noi siamo più avanzati. Poi non sono abituati a vedere il progettista in cantiere mentre da noi è una consuetudine. Anche per questo si stanno aprendo opportunità interessanti e noi cerchiamo di coglierle».
L’impresa Tiziano construction Ltd sta completando ora quattro cantieri: il centro commerciale Belleview, una villa sul mare, una casa con piscina e un magazzino logistica. Un portafoglio da otto milioni di euro di gran lunga superiore alle commesse italiane, che dopo il 2012 si sono ridotte al lumicino, nonostante l’azienda di Caerano vanti tra le sue realizzazioni il plesso unico di Crocetta, la scuola elementare di San Gaetano, il nuovo fabbricato di Progress Profile, la cantina Rech a Monfumo, il padiglione Road house alle Stiore, l’auditorium Antiga a Crocetta. Strategica, per l’ingresso a Malta, la partnership con il re del calcestruzzo, il Ballut Bloks, una delle prime imprese dell’isola. «Con loro lavoriamo molto bene» conferma Tiziano. Adesso a gestire l’impresa a Malta è il figlio Cristian Tiziano, 33 anni: «Lo faccio soprattutto per lui - aggiunge Corrado Tiziano – io ho quasi settant’anni e mi piace occuparmi di cavalli. Ma certo non sono ottimista per l’Italia: gli appalti si vincono al massimo ribasso, l’edilizia è ferma e soprattutto la burocrazia e la tassazione sono massacranti, fanno passare la voglia a tutti. Sono molto pessimista sul futuro dell’Italia...»
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