L’imprenditore è morto poco dopo essere stato sedato

L’autopsia: ora si deve chiarire se il decesso alla clinica estetica sia stata una fatalità o se vi siano state responsabilità da parte dell’anestesista e del chirurgo indagati

/ spresiano

L’imprenditore opitergino Vittorio Silvestrini è morto poco dopo che gli è stata somministrata l’anestesia, prima dell’intervento chirurgico di riduzione di una cicatrice. È quanto trapela dalle indagini che il pubblico ministero Anna Andreatta sta conducendo sul decesso di giovedì scorso nella clinica privata di chirurgia estetica di via Galvani a Spresiano. Per questo motivo il pubblico ministero, tra i vari quesiti posti al medico legale Sindi Visentin, c’è anche quello di capire se vi sta stato un sovradosaggio di un prodotto anestetico chiamato lidocaina. L’imprenditore avrebbe dovuto sottoporsi ad un intervento di riduzione di una cicatrice di un precedente intervento estetico avvenuto nella stessa clinica estetica ma è deceduto prima dell’inizio dell’operazione, che sarebbe dovuta avvenire in anestesia locale.

Il cuore dell’imprenditore sarà analizzato dai periti nei prossimi gironi. Sono stati inoltre prelevati dei tessuti che saranno oggetto di analisi dei laboratori. La procura non vuole lasciare nulla d’intentato. Per questo motivo, oltre ai farmaci, ha disposto che i carabinieri sequestrassero anche il defibrillatore per capire se vi siano stati ritardi nei soccorsi dell’imprenditore interni alla clinica di via Galvani.

L’esito dell’autopsia sarà a disposizione del magistrato tra 90 giorni.

Com’è noto, l’imprenditore avrebbe dovuto sottoporsi alla riduzione di una cicatrice relativa ad un precedente intervento. Ma quando era ormai tutto pronto per l’inizio dell’intervento, Silvestrini s’è improvvisamente sentito male. I medici che lo stavano seguendo hanno lanciato immediatamente l’allarme al centrale operativa di Treviso Emergenza. Una decina di minuti più tardi un’ambulanza del 118 era già in via Galvani a Spresiano ma le pratiche di rianimazione, peraltro iniziate dagli stessi medici della clinica, non hanno avuto effetto. Al medico del 118 non è rimasto altro che dichiarare il decesso di Silvestrini.

«Avevamo predisposto tutto per l’intervento», ha detto all’indomani Francisco Mora Zambrano, medico chirurgo specializzato in chirurgia plastica ed estetica, il responsabile della clinica di Spresiano. «Il paziente doveva soltanto subire un piccolo ritocco ad una cicatrice in anestesia locale. Era cardiopatico ma in sala operatoria c’erano anche un rianimatore e un anestesista. Un’equipe al completo per qualsiasi evenienza. Abbiamo fatto davvero tutto il possibile».

Nel frattempo, dopo l’autopsia, il sostituto procuratore Andreatta ha rilasciato il nulla osta per la sepoltura del corpo del fondatore della Perlarredi di Azzano Decimo. I funerali saranno celebrati alle 15.30 di domani in duomo. Lascia la moglie Carolina e i figli Mauro e Michele. Il rosario verrà recitato in duomo alle 20 di oggi. La famiglia non chiede fiori, ma opere di bene. —

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