Licenziati dalle urne elettorali, torneranno a lavorare?

Ecco ex consiglieri, assessori ed ex amministratori battuti dalle urne che dovranno tornare ai vecchi impieghi o andare pensione. Destino da definire per Caner
Dalla politica... al lavoro per molti licenziati dalle urne elettorali
Dalla politica... al lavoro per molti licenziati dalle urne elettorali

TREVISO. Il ciclone Zaia ha anche l’effetto - diretto e indiretto - di una scure su molte carriere politiche. Il Diego Bottacin che la prossima settimana prenderà nuovamente servizio come insegnante alla scuola media Saba di Mogliano, dopo 23 anni di servizio in politica - sindaco di Mogliano, consigliere provinciale, poi consigliere regionale - prima nel Pd poi nel Gruppo Misto e Verso Nord in area montiana. Ma adesso la caduta anticipata dell’ente Provincia di Treviso con il passaggio del presidente Leonardo Muraro in Regione - il mandato sarebbe finito nel 2016, dunque fra un anno, e d’altro canto la riforma Renzi-Delrio non lasciava scampo - porta con sé la fine della legislatura e il tutti a casa di giunta e consiglio di Sant’Artemio.

agostini agenzia foto film villorba sede lega nord elezioni regionali conferenza stampa luca zaia
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Fra tre mesi rientreranno quindi in servizio attivo gli assessori della giunta provinciale di Muraro, dove non mancano i professionisti. A cominciare dall’ingegner Franco Bonesso (oggi vicepresidente dell’ente, con i referati di scuole, edilizia scolastica e formazione professionale) con studio a Trevignano; l’architetto Silvia Moro (deleghe a cultura e turismo), studio di Castelfranco; mentre Paolo Speranzon (deleghe allo sport) ha appena cominciato il suo secondo mandato di sindaco a Motta, ma non ha mai lasciato la sua attività di rappresentante nel settore del mobile e dell’arredo; Mirco Lorenzon tornerà invece a occuparsi di leasing come agente di una nota società finanziaria di Conegliano; Noemi Zanette (storico assessore al bilancio di Sant’Artemio) era contabile di un’azienda; tornerà invece a insegnare Gianluigi Contarin (delega a viabilità e lavori pubblici); infine, l’odontoiatra Alberto Villanova, studio a Pieve di Soligo (deleghe all’ambiente) lascia anzitempo la giunta, perché è stato eletto a Venezia, in consiglio regionale, come Muraro.

Il presidente del consiglio provinciale, Fulvio Pettenà, dal canto suo non ha mai lasciato la sua impresa artigiana nel settore degli impianti termici e di condizionatori.

Fra chi invece scende in Regione c’è Federico Caner, capogruppo uscente della Lega: attende di sapere se rientrerà come assessore esterno a Venezia, cambiando palazzo, da Ferro Fini a Balbi. Altrimenti, dopo 15 anni di consiglio ininterrotto e un mandato da capogruppo del Carroccio, dovrà fare i conti con il mondo del lavoro e la sua laurea in scienze politiche, master alla Bocconi. Anche se i bene informati assicurano che potrebbe investire presto nel settore agroalimentare. L’opitergino Franco Manzato (Lega Nord), che ha guidato nell’ultima legislatura sempre in Regione l’assessorato all’agricoltura, una laurea in filosofia, torna alla sua agenzia di cacciatore di teste e di fundraising europei. L’uscente Luca Baggio, ora nel movimento di Tosi e primo tosiano della Marca trevigiana quando ancora era nella Lega, è consulente aziendale. Dopo quasi 20 anni di incarichi come sindaco di Riese, consigliere provinciale, presidente di Ctm, e poi di consigliere regionale, ha presentato domanda per la presidenza di Mom, l’azienda unica provinciale di servizio pubblico su gomma nata dalla fusione delle 4 precedenti società esistenti nella Marca (LaMarca, Actt, Ctm e Atm).

E fra pochi giorni sarà l’uscente Muraro a decidere, chi sarà la nuova guida della Mom. Claudio Niero (Pd), già sindaco di Ponzano, che non è stato riconfermato dopo l’ultimo scampolo di legislatura, era in pensione dopo un lungo distacco sindacale.Il caso più curioso, e traumatico, è invece quello dei Rolando Bortoluzzi, esponente dell’indipendentismo veneto: in sole 48 ore è passato dalla gioia per il ritorno a palazzo Ferro Fini (dov’era subentrato a Mariangelo Foggiato nell’ultimo tratto della legislatura) alla doccia fredda dell’esclusione, a favore del grillino Simone Scarabel, per i nuovi calcoli sul quorum ottenuto da Zaia e dalle sue liste. Deve tornare alla sua carrozzeria di Mareno.

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