L'ex Pagnossin all'asta: 7,5 milioni

Si riapre il risiko immobiliare: 80mila metri quadrati a ridosso della città
Tre immagini degli ex stabilimenti della Pagnossin oggi abbandonati lungo la Noalese
Tre immagini degli ex stabilimenti della Pagnossin oggi abbandonati lungo la Noalese
 
Scatta la gara per aggiudicarsi l'area Pagnossin. Il tribunale di Treviso ha rilanciato la vendita degli 80.000 metri quadrati siti ad appena un chilometro dall'aeroporto Canova di Treviso, riaccendendo così il risiko alle porte della città. La quotazione di base parte da 7,5 milioni di euro, - 25% rispetto all'ultima valutazione del 2008, quando divampò lo scontro sulla destinazione dell'area finita nel fallimento dell'azienda di ceramiche.
 Vista dall'alto, l'area è una delle più vaste tra quelle che rientrano nella prima cintura che contorna il centro di Treviso. Si tratta di fabbricati adibiti alla produzione dei piatti e oggetti da cucina, con tanto di uffici, capannoni, magazzini e depositi, oltre a un'ampia zona scoperta. Tutto inutilizzato dal 2007.  Verrà venduto come lotto unico il 12 aprile, a chi avrà consegnato la propria offerta tramite istanza alla cancelleria del tribunale fallimentare, accompagnata da due assegni circolari, entrambi pari al 10% del prezzo offerto. Le buste saranno aperte davanti a Antonello Maria Fabbro, giudice delegato alla procedura, alla presenza del curatore fallimentare Roberto Cortellazzo Wiel e degli offerenti, tra i quali verrà indetta una gara non formale dove a vincere sarà l'offerta più alta, con rilanci non inferiori a 100.000 euro.  L'intenzione è rifondare i creditori con il ricavato della vendita. Ed è per questo che quattro anni fa, si chiese al Comune di Treviso di cambiare la destinazione d'uso dell'area da artigianale a commerciale-direzionale. Gobbo si rifiutò: «Non si fa speculazione». Ed ora il problema si ripropone. Ma ci sono delle novità prima sconosciute. L'ex Pagnossin è a meno di 4 chilometri dal centro e a due passi dall'aeroporto Canova su cui gravita un piano di sviluppo da 130 milioni nei prossimi 40 anni. Senza contare la vicinanza della tangenziale che porta all'A27. Abbastanza per tornare a solleticare gli immobiliaristi? Nel 2007, con il concordato, la vendita non andò in porto. Ora in molti incrociano le dita.

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