Levada saluta il fruttivendolo

PONTE DI PIAVE. «Grazie Luigino», è questo il sentito ringraziamento che tutti gli abitanti di Levada vogliono far pervenire a Luigino Stefanel e alla moglie Augusta, che, per cessata attività, hanno chiuso definitivamente lo storico negozio di frutta e verdura, da loro gestito per oltre cinquant'anni e che ora mancherà in quanto era diventato un punto di ritrovo ma anche di riferimento per la gente del paese. La storia del negozio, dove si potevano trovare anche altri alimentari e generi di prima necessità, è quella tipica di una piccola attività commerciale sempre gestita a livello familiare: agli inizi degli anni Sessanta, mentre mamma Rosi, in una stanzetta ricavata sul retro della cucina vendeva frutta e verdura, il dodicenne Luigino, per tutti affettuosamente chiamato "el tosatel", già iniziava a girare per le famiglie del borgo con un carretto carico di angurie, legato dietro alla sua vecchia bici. Dalla bici al furgoncino e dalle sole angurie a qualche cassetta di frutta e verdura, il passo è stato per così dire "breve" ma non certo semplice. Soltanto all'inizio degli anni Ottanta è stato aperto il negozio in via della Vittoria. Oltre alla passione per il lavoro, che garantiva sempre un'ampia e accurata scelta della merce in vendita, gli abitanti di Levada hanno potuto apprezzare - nel corso dei decenni di gestione del negozio di vicinato, situato nel centro del paese - anche la bontà d'animo di Luigino. Afferma, infatti, il vicesindaco di Ponte di Piave, Silvana Boer, che «Luigino era sempre disposto a far credito a chi ne aveva bisogno, senza distinzioni fra clienti italiani o stranieri. Quella di Luigino e Augusta è stata una "botega" che rimarrà nel cuore di chi l'ha frequentata per così tanti anni».
Alessandro Viezzer
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