Lettera dei bimbi a Francesco, il nonno vigile più buono

PONZANO. Da quindici anni non manca un giorno. Puntuale alle 8 e alle 16.15 si presenta davanti alle scuole Gastaldo, località Campagna. Per i bambini e le mamme è ormai un’istituzione. Francesco Marchetto è il più esperto dei nonni vigile di Ponzano, ha iniziato quando il nipotino andava a scuola. «Lo accompagnavo ogni mattina, e vedevo che c’era molto traffico, che era pericoloso attraversare la strada» racconta «allora parlandone con alcuni amici, mi hanno suggerito di rivolgermi in municipio, perché in altre scuole erano comparsi i primi nonni vigile. E da quel momento non ho più smesso». Francesco Marchetto ha 72 anni e ha sempre vissuto a Ponzano, dove, con il figlio, aveva un autofficina. Poi ha chiuso l’attività per assistere la moglie malata di cancro finché non se n’è andata. Ora vive con la pensione di artigiano, e con quei pochi soldi che racimola facendo il nonno vigile. «Certo fanno comodo» continua «ma non lo faccio per quello. Mi diverto a stare in mezzo ai bambini, e ora se dovessi smettere non saprei veramente che fare. Ad ogni inizio anno scolastico ho paura che quando mi ripresento, i vigili urbani mi dicano che non posso più farlo perché sono troppo vecchio». Francesco non dimentica mai di portare con sé un sacchetto di caramelle: «Ogni tanto serve per far sorridere un bambino che non ha voglia di andare a scuola, soprattutto i primi giorni, o semplicemente per farli felici». E anche per i “nuovi” bambini ha buone parole: «Non sono molto diversi da com’erano qualche anno fa. Non ne ho mai visti con il cellulare o troppo grandi rispetto alla loro età. Forse succede nelle scuole di città, qua sono molto educati e genuini», spiega. Ormai Francesco Marchetto è diventato un amico anche per le bidelle e il personale della scuola, con cui ogni mattina si intrattiene per bere un caffè dopo che tutti i bambini hanno attraversato la strada. Due anni fa i bambini di quinta elementare prima di lasciare la scuola gli hanno scritto una lettera parafrasando una poesia di Gianni Rodari: «Chi è più forte di un vigile scolastico? Ferma il tram con una mano, con un dito ferma un autotreno. Grazie per averci protetto, e per averci fatto sorridere quando magari eravamo preoccupati per una verifica». E anche queste sono soddisfazioni.
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