«Legittime e le cure precoci» Szumski & Co. vincono al Tar
SANTA LUCIA di PIAVE
I medici possono somministrare farmaci anti-Covid in attesa dei test, per fronteggiare la fase iniziale del contagio Il Tar del Lazio ha accolto la sospensione cautelare della “vigile attesa” per le cure domiciliari sul Covid. A ricorrere un gruppo di medici tra cui Riccardo Szumski, sindaco di S.Lucia. I giudici hanno stabilito che vale il principio di «Far valere il diritto/dovere, avente giuridica rilevanza civile e penale, di prescrivere i farmaci che ritengano più opportuni, secondo scienza e coscienza». Soddisfatto Szumski, che oltre a curare i suoi pazienti, dà consigli pure ai non assistiti. Con una stoccata social a Salvini, leader della Lega: «Cerca di prendersene il merito, ma altri sono i ricorrenti vincitori, contro la politica di tachipirina e vigile attesa». Salvini aveva commentato la sentenza come «battaglia storica della Lega».
Il ricorso era promossa dal “Comitato cura domiciliare Covid 19”. «Finalmente anche il Tar ha compreso che lasciare i pazienti senza cure precoci a domicilio è assolutamente inaccettabile» dichiara Erich Grimaldi, presidente del Comitato, «Ora il ministero riveda le linee guida».—
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