Le mamme No Pesticidi in difesa dei laghi di Revine

«Serve più tutela». Il sindaco: «Manca l’ ente di gestione ma i controlli ci sono». Nuovo appello all’Ue per i fondi contro la deossigenazione
Una manifestazione del Gruppo Mamme "Stop Pesticidi"
Una manifestazione del Gruppo Mamme "Stop Pesticidi"

REVINE. “Tuteliamo i laghi di Revine”. Torna all’attacco il Gruppo Mamme Revine Lago Stop Pesticidi, impegnato da sempre a 360 gradi nella difesa dell’ambiente, conosciuto dal pubblico soprattutto per l’adesione alla Marcia Stop Pesticidi, contro l’uso indiscriminato dei firtofarmaci in agricoltura, ma impegnato anche su altri fronti, a partire dai problemi che riguardano proprio Revine.

«Difendere la biodiversità»

«I laghi di Revine sono una scrigno di biodiversità tanto prezioso, quanto delicato», fa sapere il Gruppo ambientalista, «per questo chiediamo che si proceda seriamente e velocemente al potenziamento del Parco Naturale, alla costruzione dell’ente di gestione e alla definizione del relativo regolamento, come anche al recepimento delle norme di tutela già definite dal Piano Ambientale».

Il “Gruppo Mamme Revine Lago stop pesticidi” chiede inoltre con forza che vengano effettuati maggiori controlli da parte degli enti di controllo. «La naturalizzazione dei nostri laghi»,incalza il Gruppo, «deve essere un obiettivo comune».

Il nodo dell'Ente Parco

Pronta la replica del sindaco di Revine, Massimo Magagnin: «Sono consapevole che l’ Ente Parco non si sia ancora costituito», spiega il primo cittadino «è stato solo fatto il Piano Ambientale dei laghi tra il 2009 e il 2011. Questo non significa che nessuno controlli. Anzi, i controlli ci sono costantemente, ne sono stati fatti anche 15 giorni fa. Attualmente l’Ente Parco sono i due uffici tecnici dei rispettivi Comuni di Revine e Tarzo. Dispiace invece che un’ associazione del mio Comune non prenda contatti con l’amministrazione comunale per avere tutte le risposte e le informazioni del caso».

Recentemente era finito sotto la lente di ingrandimento il fenomeno della deossigenazione dei laghi di Revine. Sul pericolo era intervenuto l’europarlamentare Gianantonio Da Re, firmatario di una interrogazione presentata alla Commissione Europea in cui chiedeva «quali strumenti finanziari» Bruxelles intendesse adottare per combattere il fenomeno, e quali azioni intendesse mettere in atto per monitorare la situazione, che sembra in netto peggioramento già da diversi anni per quanto riguarda l’ambiente lacustre.

La deossigenazione

«L'ossigeno», aveva spiegato Da Re «è un elemento indispensabile per tutta la vita acquatica e la sua carenza produce effetti estremamente dannosi per la flora e la fauna dell'ecosistema lacustre».

«La deossigenazione è un fenomeno naturale ed è favorito dalla proliferazione delle alghe» conclude il sindaco Magagnin «a tal riguardo i Comuni di Revine e Tarzo, hanno acquistato una barca taglia alghe che arriverà a breve». Il bestione galleggiante, ricorda una falciatrice che falcia il grano a tutta velocità ed è in grado di tagliare alghe fino a un paio di metro di profondità. —

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