Le ambientazioni trevigiane del Mercante di Venezia

Alla Fondazione Cini gli studi dell'imprenditore Martino Zanetti: "Shakespeare, nella scrittura della sua opera teatrale, è stato ispirato dal patrizio Almorò Barbaro"
Una scena del "Mercante di Venezia" di Al Pacino
Una scena del "Mercante di Venezia" di Al Pacino

La Belmonte del Mercante di Venezia sarebbe in realtà Montebelluna. E William Shakespeare, nella scrittura della sua opera teatrale, sarebbe stato ispirato dal patrizio, vescovo e cardinale Almorò Barbaro. Ne è convinto l'imprenditore Martino Zanetti, appassionato studioso del teatro e dell’arte, che ne ha discusso in occasione della Summer School “The Shylock Project”, organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, in svolgimento all’isola di San Giorgio Maggiore fino all’11 luglio. Zanetti, che è titolare e presidente del gruppo Hausbrandt,  ha condiviso la sua ricerca con gli ospiti oltre che con trenta studiosi provenienti da vari Paesi. Le sue osservazioni hanno già suscitato notevole interesse sia in Italia che negli Stati Uniti da parte di docenti e studiosi.

La facciata di villa Maser Barbaro
La facciata di villa Maser Barbaro

I percorsi stradali, le citazioni e le immagini oggetto della ricerca di Martino Zanetti su "Il Mercante di Venezia" e "La Bisbetica Domata" lo inducono infatti a individuare nel patrizio, vescovo e cardinale Almorò Barbaro l’ispiratore delle commedie venete di William Shakespeare.  "Nelle commedie si evidenzia il dualismo fraterno che nella realtà esisteva fra il Cardinale Francesco Barbaro papista e titolare di cattedra cardinalizia e Almorò Barbaro, che ebbe il destino di essere un “successore”, e che non apparve mai nella sede cardinalizia, anche alla morte del fratello", spiega Zanetti, "nelle commedie viene sempre indicato qualche elemento veneziano assolutamente fuori contesto, come la parola tipicamente veneziana coragio sul finale della "Tempesta" o Non tornerai mai in gondola".

Martino Zanetti, titolare e presidente di Hausbrandt
Martino Zanetti, titolare e presidente di Hausbrandt

"Per quanto riguarda il Mercante di Venezia", sottolinea Zanetti, "Belmonte è Montebelluna, dove c’è la Villa di Maser e si raggiungeva via acqua, lungo il Brenta, verso Bassano (Bassanio). Ecco il motivo che ha sempre generato un errore circa il luogo, perché lo si è sempre immaginato oltre il mare. Nella villa di Maser sono raffigurate tutte le immagini che dalla fantasia di Almorò Barbaro si riproducono nelle commedie venete. E' mia convinzione, basata su palesi riscontri reali, che le commedie attribuite a Shakespeare siano certissimamente frutto della genialità inglese, ma scritte e concepite nell’ambito delle corti di Penshurst e Wilton House con la supervisione di Mary Sidney,  Ben Johnson e Greene (“I will play three myself”). Quanto noi leggiamo oggi è opera meravigliosa ma riadattata ai tempi”.

Da quest’anno verrà indetto il Premio Internazionale Martino Zanetti – Hausbrandt Caffè rivolto agli studiosi delle migliori Università del mondo sul tema del rapporto tra gli architetti Giulio Romano, Inigo Jones, Andrea Palladio e il pittore Paolo Veronese, in relazione al canone shakespeariano. Ogni anno il tema varierà sempre in relazione all’ambito della cultura rinascimentale italiana e inglese ed il teatro inglese. La premiazione si terrà a Venezia. I tre migliori elaborati riceveranno un consistente riconoscimento in denaro.

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